Mensa scolastica, il Pd al sindaco: “Malafede o dilettanti allo sbaraglio?”, Spadola: “Siete carichi d’invidia”

Mensa scolastica, il Pd al sindaco: “Malafede o dilettanti allo sbaraglio?”, Spadola: “Siete carichi d’invidia”

Continua lo scontro sul servizio si refezione scolastica, argomento sul quale l’amministrazione Spadola continua a ricevere attacchi da ogni frangia dell’opposizione: dal consigliere Tino Di Rosolini prima, a Mente Cuore dopo fino al Pd, con un ultimo comunicato stampa. Ma Mente e Cuore e Pd insistono anche sulle indennità di carica.

È noto come dai sogni bisogna svegliarsi” – scrive il Pd. “Il sogno di far gestire un servizio direttamente dai cittadini (dalle mamme) pensando di fare della mensa scolastica una sorta di scampagnata quotidiana, si è infranto nello stato di diritto e cioè le leggi.  Leggi che si applicano anche nel nostro comune. Fatto sta che oggi ci troviamo dinanzi ad una gara ad evidenza pubblica e gli affidatari non saranno sicuramente le mamme che cucineranno per i loro figli i pasti nella mensa scolastica, ma sarà una ditta che farà questo servizio in modo professionale o almeno si spera. Il fatto di non poter utilizzare la mensa scolastica perché mancano i più elementari  requisiti di legge, lo si sapeva da tempo ed è inutile che l’assessore Cappello citi la carenza della SCIA, erano in malafede quando potevano fare tutto e promettevano El Dorado o sono dilettanti allo sbaraglio oggi?

Le autorizzazioni necessarie e i costi di  adeguamento strutturale non c’erano nemmeno prima, solo che dai banchi dell’opposizione era facile muovere le critiche, oggi ci si scontra con la dura realtà del governo della città. Sempre sulla questione mensa. Bene ha fatto la Regione Siciliana a destinare venti milioni di euro, tra le altre cose, anche per la mensa scolastica, questo provvedimento produrrà un abbattimento dei costi (dei ticket) e quindi un risparmio per le famiglie. Sulla questione indennità. Faccio notare al sindaco come anche altri sindaci, prima e come lui , non si  risparmiavano, riservando all’incarico pubblico la totalità delle energie e trascurando lavoro e famiglia e, seppur non entro nel merito della qualità dell’attività amministrativa svolta, voglio ribadire un concetto a favore anche di questo sindaco, che per il lavoro e le responsabilità che risiedono nell’incarico che si è chiamati a svolgere, le indennità agli amministratori pubblici vanno riconosciute, anche al Sindaco Giovanni Spadola che fino a  ieri, consigliere comunale dai banchi dell’opposizione, era pronto a criticare le indennità dei sindaci del passato. Probabilmente siamo dinanzi al preludio dello stato confusionale da parte di un’amministrazione che, dalle cime delle torri del  parco “megagalattico”, sta toccando terra”.

Non tarda ad arrivare la risposta del sindaco Giovanni Spadola:

“Sarà l’anticiclone dell’ultimo dell’anno a riscaldare il Pd di Rosolini che si sveglia dopo oltre tre anni di torpore e senza dare alcun contributo fattivo alle criticità della città. Oggi tirano fuori la questione della refezione scolastica, sapendo che per attivare le cucine, manca la Scia. Ma in 3 anni di amministrazione Incatasciato dove hanno gestito Pubblica Istruzione e servizi cimiteriali, cosa hanno fatto? Da buon ‘salottieri’ hanno badato ad accaparrarsi le poltrone e a percepire i compensi senza lavorare per la Comunità. In tre anni altro che Scia, potevano costruire gli interi edifici scolastici che noi come amministrazione li abbiamo ereditati ‘a rischio’. Parlano di legge e legalità quando sono stati i primi ad infrangerle.

Non sono stati neppure capaci a sanificare gli uffici comunali in piena pandemia, mettendo a rischio la salute dei dipendenti comunali. E se andiamo avanti troviamo pure la questione degli alberi al cimitero.

Il buon ex assessore Tonino Floridia sapeva che due pini ed una palma erano da abbattere almeno da dieci anni perchè le radici si stavano trascinando anche le tombe. Il risultato? Zero assoluto. E’ toccato alla nostra amministrazione intervenire sugli alberi del cimitero. Noi agiamo con i fatti, il Pd, invece disquisisce sul nulla.

 Non tocca a loro, nè ad altri predatori della città, dare giudizi sul nostro operato. Saranno i cittadini a giudicarci sul lavoro che stiamo facendo, con un Ente trovato al dissesto. La vera preoccupazione del Partito democratico, è quella di uscire fuori dalla scena politica, locale, provinciale e regionale. Per loro Rosolini non è più ‘isola felice’ : lo vedremo nelle prossime competizioni elettorali. La nostra squadra sorride e tira avanti. Gli alberi del cimitero sono stati rimossi, pericolo scampato grazie all’amministrazione Spadola. Ai miei concittadini gli auguri di un Buon Anno e la solita raccomandazione: attenti e prudenza per la pandemia”

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