Marzana (M5S): ASCA, Agenzia per il controllo alimentare, torni presto risorsa per agricoltori e cittadini tutti.
“Mi auguro che si tratti di un’attivazione piena, duratura e tempestiva quella dell’Asca, l’Agenzia per la sicurezza e il controllo alimentare sita a Ispica, in provincia di Ragusa”.
Ad affermarlo la deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, Maria Marzana.
“Ho fatto visita di recente ai relativi locali, in occasione dell’incontro con i funzionari e i dipendenti dell’Ufficio periferico dell’Ispettorato Agrario, adiacente all’ex Asca. Con sorpresa ho preso atto di come, nonostante il susseguirsi di notizie relative alla imminente riattivazione del centro di analisi alimentare, grazie a un protocollo d’intesa che coinvolgerebbe l’Assessorato regionale dell’agricoltura, il Ministero dell’agricoltura, il Crea, l’ente di ricerca collegato al Ministero, l’Università di Catania e il Comune di Ispica, i grandi ed attrezzati laboratori versino ancora in uno stato di abbandono.
L’Asca è nata nel 2005 per certificare la sicurezza e la qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, controllando l’eventuale presenza di organismi geneticamente modificati, contaminazioni da fitofarmaci, pesticidi, metalli pesanti. Molto importante inoltre era l’attività di analisi e controllo svolta nel centro su richiesta dei produttori, utile all’esportazione dei propri prodotti.
Dal 2013 e fino ad alcuni mesi fa l’Agenzia è stata gestita dall’IRVOS, l’Istituto regionale del Vino e dell’Olio, determinando di conseguenza un’ampia riduzione dei prodotti oggetto di controlli e certificazioni.
La provincie di Ragusa e Siracusa vantano una grande produzione di diverse varietà di vino e di olio, ma anche di molti altri prodotti agroalimentari, come il formaggio, le mandorle, le arance, che trarrebbero molto giovamento da un organo di certificazione, in particolare alla luce di uno sviluppo del territorio fondato sul consumo critico locale e sull’esportazione di prodotti tipici di qualità.
Nata probabilmente più per ragioni politiche, non è ancora chiaro perché una risorsa di questa portata, costata tra l’altro milioni di euro, che vanta numerosi macchinari e attrezzature, che necessitano solo di qualche aggiornamento, sia stata prima ridimensionata e poi chiusa.
Assicuro il mio impegno con le colleghe del territorio, Marialucia Lorefice e Stefania Campo, affinché questo centro non sia l’ennesimo spreco di denaro ma torni un’opportunità per gli agricoltori e i cittadini tutti”.
fonte comunicato stampa Maria Marzana
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