Maltempo senza pietà sulla già martoriata Cava Santa
Nessuna pietà per la Cava Santa anch’essa pesantemente colpita dal violento nubifragio che ieri sera ha devastato il territorio rosolinese.
Lo stato del parco archeologico dell’Eremo di Croce Santa, poco più di un anno fa, fu degradato dalla nota alluvione del 14 ottobre 2018, durante la quale 33 persone erano rimaste bloccate all’interno dell’Eremo a causa del violento maltempo che aveva trasformato la strada d’accesso e il parcheggio in un fiume in piena, trascinando più di dodici auto bloccate, fortunatamente senza alcun passeggero.
Per tutto l’anno è stato vietato l’accesso al sito da un’ordinanza sindacale, in attesa della messa in sicurezza del luogo, per il quale erano iniziati, appena una settimana fa, i lavori del Genio Civile per lo sventramento della piazzetta dell’Eremo di Croce Santa con la costruzione di un canalone profondo 3 metri ritenuto dagli esperti la soluzione per evitare scene del genere in futuro.
Una similare scena però, si è ripetuta per la seconda volta stanotte: la violenza delle acque ha trascinato con sé detriti, pericolosi massi e ridistrutto completamente la strada d’accesso.
I proprietari dei terreni limitrofi e a valle della Cava, dopo il danno di non poter raggiungere il proprio appezzamento di terreno a causa della chiusura della strada, con la costruzione del canalone, da qualche giorno reclamavano la beffa che li vedrà impossibilitati per sempre a raggiungere i propri terreni situati dall’altra parte del canalone, minacciando di adire per vie legali.
Se da un lato l’ordinanza sindacale di divieto di transito veicolare e pedonale, è risultata funzionale a scampare qualsiasi eventuale disgrazia, i lavori di demolizione del piazzale di fronte la chiesetta un po’ meno: le uniche parti rimaste illese, risultano difatti, come lo scorso anno, l’immobile dell’ex ristorante “A Cava” e lo spiazzale del parcheggio su cui si stavano effettuando i lavori.
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