Maltempo. Notte d’inferno a Rosolini: trovato privo di vita l’agente penitenziario disperso
Apocalittico è lo scenario in cui si è risvegliata Rosolini dopo l’incredibile e dirompente bomba d’acqua imbattutasi ieri sera tra i territori di Noto, Rosolini, Ispica, Pachino e Pozzallo.
Per tutta la notte Sindaco Incatasciato, centro operativo comunale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri e privati cittadini, hanno lavorato duramente per prestare soccorso in strada alle innumerevoli auto in panne o persone in difficoltà per via della furia dell’acqua.
Ad avere la peggio è stato un agente di Polizia Penitenziaria. L’uomo, Giuseppe Cappello di 52 anni, disperso da questa notte a causa del maltempo, è stato ritrovato privo di vita nelle prime ore del mattino.
Grande lavoratore, con uno spiccato senso del sacrificio e del dovere, come tutti i giorni stava andando a lavoro, per svolgere il turno della notte, quando ad un certo punto a bordo della sua Dacia Sandero, lungo la SS 115 Rosolini Noto, ad altezza di Contrada Stafenna, si rende conto che la strada è diventata impercorribile per procedere, e decide di tornare indietro.
È a quel punto che viene investito da un fiume d’acqua e fango che invadeva la sede stradale. La sua autovettura viene sbattuta sul muro della carreggiata e l’uomo, per cercare di trarsi in salvo decide di scendere dal mezzo ma viene travolto dall’acqua e trascinato a circa 800 metri più avanti, a valle di un campo.
Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri e 118 stanno ancora lavorando per il recupero del corpo.
Una notizia che non avremmo mai voluto dare, che lascia nel dolore e nello sconforto un’intera città. A tutta la sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze.
Nel frattempo, restate collegati per ulteriori aggiornamenti: il Sindaco fa sapere che si sta lavorando sulla ricognizione dei danni e la verifica della viabilità in tutto il territorio per una valutazione della richiesta dello stato di calamità. Sono stati già registrati danni sul Campo Sportivo, Pallone Tensostatico, Palazzetto “23 Maggio 1992” e varie vie ancora allagate.