Lunga lettera del sindaco per chiarire le ragioni del ritardo nell’attivazione degli impianti di riscaldamento nelle scuole
In merito alla problematica sollevata dalla deputata del movimento 5 Stelle, Maria Marzana, riceviamo e pubblichiamo una lunga lettera da parte del sindaco Corrado Calvo che “chiarisce” le ragioni del ritardo nell’attivazione degli impianti di riscaldamento nelle scuole.
Ecco il testo integrale della lettera del sindaco
“Egregio/a direttore, ritengo doveroso dare alcuni chiarimenti in relazione alla problematica relativa al mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento in alcuni istituti scolastici comprensivi della nostra città ed in particolare degli istituti, “S. Alessandra”, “E. De Cillis” e “Sacro Cuore”.
Preliminarmente mi sembra doveroso far rilevare, così come ho avuto modo di fare con i dirigenti scolastici degli istituti interessati e con larghe rappresentanze dei genitori, i motivi per cui ad oggi ancora non sia stato possibile attivare gli impianti di riscaldamento.
L’amministrazione comunale che mi onoro di presiedere, si è particolarmente distinta nel suo operato teso alla risoluzione delle problematiche relative all’edilizia scolastica, prova ne siano i progetti di ristrutturazione dei tre istituti comprensivi presenti in città dei quali, quelli del plesso “Sacro Cuore” e “G. Pitrè” di Via Bellini già finanziati e le opere realizzate, mentre l’ulteriore progetto dell’istituto “E. De Cillis”, risulta già appaltato in via provvisoria all’impresa esecutrice ed entro il 31/01/2016 verrà stipulato il contratto per procedere alla esecuzione delle opere di ristrutturazione.
Ma veniamo al tema dei riscaldamenti ed ai motivi del mancato funzionamento.
L’amministrazione comunale appena insediata nel mese di marzo, ha provveduto ad effettuare per il tramite degli uffici comunali una ricognizione dei debiti contratti dal Comune negli anni passati relativamente alla fornitura di energia elettrica e gas. Nel mentre ha provveduto all’esperimento della gara d’appalto per la fornitura della caldaia da collocarsi nel plesso scolastico “Sacro cuore”, cosa che è puntualmente avvenuta.
Dall’indagine svolta, si è accertato che negli anni trascorsi a causa di continui cambi di gestore si è accumulato un cospicuo debito nei confronti delle società erogatrici di tali servizi. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha proceduto ad avanzare richiesta di allaccio per la fornitura di gas per l’alimentazione delle caldaie ubicate nei tre istituti scolastici, ma con esito negativo in quanto le reiterate richieste formulate telematicamente, venivano puntualmente rigettate dal sistema informatico in quanto si rilevava la morosità dell’Ente nei confronti dell’Enel.
A tal fine, l’amministrazione comunale, avendo come obiettivo primario la salute della popolazione scolastica e l’idoneità dei luoghi ove si svolgono tutte le attività scolastiche, ha proceduto alla quantificazione del debito sulla scorta di tutte le fatture non pagate e relative agli anni pregressi. Con nota prot. N. 13686 del 21/05/2015 a firma del responsabile dei servizi finanziari, avente ad oggetto “Fatturazioni energia elettrica” indirizzata al Sindaco, all’assessore al Bilancio, al responsabile del settore lavori pubblici, si richiedevano le fatture non ancora pagate; con successiva nota di risposta prot. N. 15802 del 11/06/2015 a firma del responsabile del settore lavori pubblici, indirizzata al Sindaco, all’assessore al bilancio e al responsabile del settore servizi finanziari, venivano trasmesse le seguenti fatture:
– Fatture Enel Servizio elettrico anni 2008-2011 (non imputabili a responsabilità dell’amministrazione Calvo) per un importo pari ad € 64.039,28;
– Fatture Enel Energia Gestione anni 2010-2011-2012 (non imputabili a responsabilità dell’amministrazione Calvo) per un importo pari ad € 388.876,16;
– Fatture Enel Energia € 14.390,63
Alla luce di ciò, l’amministrazione comunale con delibera n.57 del 11 settembre 2015 approva il riconoscimento del debito alle società erogatrici del servizio e trasmette la proposta al consiglio comunale per competenza. Il consiglio comunale in data 17 novembre 2015, con delibera n.76 approva il riconoscimento del debito fuori bilancio in favore delle società erogatrici del servizio, autorizzando il servizio finanziario a procedere alla liquidazione del debito riconosciuto e tenendo conto delle disponibilità di cassa.
Come appare evidente dalla cronologia dei tempi, questa amministrazione comunale non ha perso un solo istante di tempo nel perseguire l’obiettivo di giungere alla risoluzione di questo contenzioso e procedere all’allaccio della fornitura di gas e accensione degli impianti di riscaldamento.
Nel frattempo sono stati erogati in favore delle società erogatrici di pubblici servizi, acconti nella speranza che sarebbero stati sufficienti ad attivare la fornitura di gas. Tuttavia, in questi venti giorni del mese di gennaio, il Sindaco è stato in continuo contatto con i dirigenti della società creditrice, in quanto la stessa, dagli accertamenti effettuati presso i loro uffici, avrebbe riscontrato un debito pari a 914.000,00 €, somma che non risulta corrispondente a quella individuata dai funzionari del Comune di Rosolini.
Pertanto, dopo innumerevoli colloqui con i dirigenti della società erogatrice del servizio di fornitura di energia e gas, nel corso dei quali il Sindaco di Rosolini, che notoriamente non è persona statica o attendista, ma dinamica e operativa, ha manifestato l’urgenza ed indifferibilità di risolvere la questione debitoria proponendo una soluzione che sostanzialmente comporterebbe per il Comune di Rosolini, l’impegno a pagare immediatamente la somma derivante dal riconoscimento del debito fuori bilancio avvenuto in data 17 novembre 2015, oltre gli importi già versati a titolo di acconto, nonché l’ulteriore debito relativo al 2015, mentre per l’eventuale restante parte di cui Enel Energia è titolare del credito, qualora dimostri di averne titolo, la stessa società Enel Energia si impegnerebbe ad approvare un piano di rientro rateizzato e consentire l’immediata fornitura del gas e l’attivazione degli impianti di riscaldamento negli istituti scolatici di competenza del Comune di Rosolini. Debbo, riferire che Enel Energia, nella persona del dott. Stefano Terrana, ha manifestato la propria disponibilità ad accogliere la proposta del Sindaco di Rosolini e risolvere questa annosa problematica che non nasce oggi, come palesemente si evidenzia, ma è il frutto di una gestione non corretta, prolungata nel corso di parecchi anni, dei rapporti tra Ente Comune e società erogatrici di pubblici servizi e che questa amministrazione comunale ha ereditato e di cui non porta alcuna responsabilità.
Tuttavia, siamo qui a non piangerci addosso, ma per aggredire con tenacia l’esercito di problemi con cui, quotidianamente, l’amministrazione comunale è costretta a scontrarsi. E nella specifica circostanza, abbiamo concordato con i responsabili di Enel Energia, l’incontro presso i loro uffici di Palermo, per il giorno 27 gennaio p.v. al fine di predisporre l’accordo per la definitiva risoluzione della problematica e l’attivazione degli impianti di riscaldamento.
Appare opportuno, non sottacere il fatto che l’impossibilità a poter onorare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle ditte erogatrici di pubblici servizi, dipende totalmente dalla mancanza delle risorse economiche che sia lo Stato, sia la Regione, avrebbero dovuto trasferire per legge al Comune di Rosolini e che, invece, non hanno trasferito, mettendo il Comune nella condizione disperata di non poter onorare i propri debiti. Basti pensare che per l’anno 2015 la Regione non ha ancora trasferito al Comune la somma di 1.400.000,00 di euro e lo Stato non ha trasferito la parte di quota ancora spettante. In queste condizioni, tutti i Comuni italiani sono destinati al fallimento.
Ora, la cosa più sconcertante è constatare come una parlamentare nazionale, come l’on. Marzana, possa sommariamente addossare gravi irresponsabilità all’amministrazione comunale che non assicura ambienti idonei agli studenti, e di sentenziare inadempienze perpetrate dal Comune a scapito della popolazione scolastica, ed intimare al Sindaco termini perentori, trascorsi i quali valuterebbe le azioni necessarie per la tutela del diritto allo studio degli alunni, come se ciò dipendesse dalla esclusiva volontà del Sindaco.
Mi chiedo, come mai l’On. Marzana, parlamentare di questa Repubblica, prima di emettere giudizi e lanciare accuse demagogiche, strumentali e populiste, che denotano una completa ignoranza dei fatti, degli antefatti, dello stato procedurale, dei meccanismi che regolano la contabilità e il bilancio di un Ente locale, dei meccanismi che regolano l’impegno di spesa, delle regole che sovrintendono ai rapporti economici tra Ente e fornitori di pubblici servizi, non abbia avvertito la necessità di informarsi direttamente alla fonte, in Comune, per conoscere le motivazioni dell’impedimento dell’attivazione degli impianti di riscaldamento.
Mi chiedo, come mai non Le sia venuto il dubbio che il Governo nazionale e il Parlamento sui cui banchi Ella, comodamente siede, approva Leggi che stanno affamando la nostra comunità, visto il silenzio che Ella ha opposto nel mentre il Governo nazionale, per il tramite dell’Agenzia delle Entrate, poco più di un mese fa, prelevava dalle casse comunali, la cifra di circa 900.000,00 € per l’IMU sui fabbricati.
Mi chiedo, come mai non si sia levata alcuna voce da parte Sua, nel mentre il Governo nazionale prelevava dalle casse comunali, la cifra di circa 400.000,00 € per l’IMU sui terreni agricoli.
Mi chiedo, come mai da parte Sua non si sia levata alcuna voce nel mentre il Governo non trasferiva, e, ancora oggi, non trasferisce le risorse economiche spettanti per legge al Comune di Rosolini per poter erogare i servizi pubblici ai cittadini.
Mi chiedo, come mai, Lei non abbia levato alcuna voce nel mentre il governo non finanziava più i costi della stabilizzazione dei precari, ponendo a carico del bilancio comunale il 100% del costo del personale stabilizzato, pari a 950.000,00 € annui.
Mi chiedo, come mai, Lei non abbia levato alcuna voce nel mentre su 5.000.000,00 € circa, venivano effettuati da parte del governo tagli al bilancio del Comune di Rosolini per un importo di circa 4.000.000,00 €. Dovera Lei nel mentre si consumavano questi vili atti di ingiustizia sociale da parte dei governi nazionale e regionale. Di queste cose occorrerebbe che Lei desse conto alla comunità rosolinese.
Alla parlamentare, On. Marzana, suggerisco, pertanto, di continuare nel suo lavoro di deputato della Repubblica e di elencare tutti i finanziamenti che la stessa, a distanza di tre anni dalla Sua elezione, ha fatto arrivare ai cittadini di Rosolini per il tramite del Comune, di elencare con dovizia di particolari quali finanziamenti e/o progetti ha fatto pervenire al Comune di Rosolini a beneficio della popolazione scolastica rosolinese e a beneficio dell’edilizia scolastica, atteso che la stessa è componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati.
Suggerisco, infine, di elencare quale sia stato il Suo concreto apporto, e quale ricaduta concreta sul territorio abbiano percepito i nostri concittadini del suo passaggio tra i banchi del parlamento italiano.
Continui pure nei suoi viaggi romani, nel silenzio più assordante, Noi continuiamo, quotidianamente, a svolgere con impegno, capacità, competenza e totale abnegazione il duro lavoro che abbiamo scelto di fare a beneficio della nostra comunità, anche nelle più avverse condizioni economiche in cui l’irresponsabilità di un governo e di un parlamento nazionale di cui Lei fa parte, e di un governo regionale che sta devastando il popolo siciliano, ha relegato i Comuni italiani e i Sindaci, che rappresentano il primo volto dello Stato, in fondo alla scala dei loro valori.
Il problema del riscaldamento degli istituti scolastici comprensivi di Rosolini, e non soltanto dell’istituto Santalessandra come a Lei onorevole Marzana, erroneamente è sembrato, sarà risolto a breve, così come sono stati risolti i numerosi problemi che via via abbiamo incontrato nel nostro percorso amministrativo.
Sono certo che i cittadini sapranno rendersi conto della bontà del lavoro che stiamo facendo e alla fine avranno un metro di giudizio per valutare il nostro operato. Risolvere i problemi dei cittadini, dei bambini, degli anziani, dei disabili, dei meno abbienti, rimane da sempre la nostra meta più ambita.
Cordialmente, Corrado Calvo