Lotto privato destinato a parcheggio ma scadono i vincoli del Prg, approvata la variante
È una delle tante varianti puntuali che giacciono da anni negli armadi dell’Ufficio Tecnico in attesa di approvazioni.
La maggior parte richieste da privati cittadini i cui lotti erano sottoposti a vincolo di espropriazione per la realizzazione di aree pubbliche ma, alla fine, mai espropriati. E il destino, data la disastrosa situazione economica dell’Ente che non ha liquidità per gli espropri, resterebbe lo stesso ancora per tanto tempo.
Ma intanto sono scaduti molti dei vincoli del Prg e sono tanti i privati cittadini che legittimamente richiedono le varianti, per “liberarsi” ufficialmente dal vincolo (disatteso per anni) con l’Ente e usufruire dei propri lotti. Proprio ieri sera è arrivata in Consiglio Comunale una di queste varianti, presentata dalla signora Silvana Salemi, proprietaria di un lotto a sud di Contrada Vignale dei Peri, adiacente al nuovo “Market Ingross”, che era destinato ad essere espropriato dall’Ente per farne per metà un parcheggio e per metà un’area adibita a verde pubblico.
Una variante che venne commissariata dall’Assessorato Regionale già nel 2017 e si concluse, con tutti i pareri favorevoli di Arpa e Genio Civile, nel 2018. Oggi, dopo l’approvazione definitiva da parte dell’Arpa, il suo ritorno in Consiglio Comunale.
Ma non c’era molto da discutere: “L’adozione – a detta dell’Ingegnere Capo Corrado Mingo- è opportuna per evitare un ricorso al Tar che sarà sicuramente favorevole per l’istante. E in ogni caso le somme previste per l’espropriazione sono bloccate” .
La variante, senza troppa posibilità di scelta, è stata approvata all’unanimità dei presenti. Stesso destino che avranno probabilmente tutte le altre 70 varianti in attesa di essere riconosciute.
APPROFONDIMENTO SULLA VARIANTE
In parole povere, l’approvazione di questa variante è l’esempio massimo della “forzata” programmazione urbanistica della nostra città: forzata perchè scelta, appunto, dai cittadini e non da una seria analisi politica. In attesa di espropriazioni e somme che non arrivano mai, i cittadini presentano legittimamente le loro varianti puntuali che finiscono spesso o per essere commissariate o per diventare ottemperanze al Tar che finiscono sui banchi del Consiglio Comunale come prese d’atto.
E così la progettazione urbana finisce per riportare le “progettate” aree verdi, i parcheggi o le aree sportive, di nuovo nelle mani del privato che ha tutto il diritto, dopo anni di infinite attese, di far quel che vuole con il suo terreno di proprietà. Ogni variante puntuale presentata è insomma un X netta a uno spazio pubblico programmato ma che sarà destinato a non nascere più.
L’esempio dell’ultima variante è lampante: Penny Market, che ha adesso ceduto il suo lotto a Market Ingross, ha realizzato, dopo anni (grazie alla pressione dell’ex assessore Di Stefano) una strada che “doveva alla città” come scomputo degli oneri di urbanizzazione, per un valore di 30 mila euro. Ma quella strada aveva uno scopo specifico: collegarsi proprio a quel lotto di metà parcheggio e metà verde pubblico che, dopo questa approvazione, diventa invece un lotto privato (destinazione D1) rendendo “un vicolo cieco” la nuova strada realizzata da Penny e proprio adesso in fase di completamento.