Lo psicologo Guastella ai maturandi: “Non andate in fissa con il voto. Danzate, leggete, afferrate le vostre vite”

Lo psicologo Guastella ai maturandi: “Non andate in fissa con il voto. Danzate, leggete, afferrate le vostre vite”

Durante l’emergenza sanitaria da COVID-19, l’Istituto di Istruzione Superiore “Archimede” di Rosolini si è caratterizzato come spazio di crescita psicologica e umana. La scuola, infatti, non solo non si è mai fermata, permettendo agli studenti di progredire nel percorso di studi, ma si è impegnata al massimo per fronteggiare stati d’ansia, di insicurezza e di stress causati dalla pandemia, ma anche la paura del contagio, le incertezze sul futuro e la perdita di motivazione. Per questo, grazie al Protocollo d’intesa firmato tra il Ministero dell’Istruzione e il Consiglio nazionale degli psicologi, è stato attivato uno sportello di sostegno psicologico.

Un’iniziativa fortemente voluta dalla dirigente scolastica, dott.ssa Maria Teresa Cirmena, che ha cuore la promozione del benessere psico-fisico dell’intera comunità scolastica, fermamente convinta che « in ogni situazione, bisogna riuscire a trovare la chiave per trasformare le difficoltà in opportunità ».

A ricoprire l’importante incarico di psicologo per studenti, famiglie e personale scolastico è stato il Dott. Giuseppe Guastella che, a poche ore dall’inizio degli Esami di Stato 2020/2021, traccia il bilancio di un anno difficile che si avvia alla conclusione, rivolgendo un pensiero speciale agli studenti delle classi quinte.

Di seguito la lettera a firma dell’esperto.

“Carissimo/a

è con vibrante emozione che mi pregio di scrivere queste poche righe con l’intento di fare dono, anche se pur in semplice forma, di una analisi di questi “tempi difficili”. Giusto per dare forma e vita a qualche semplice riflessione!

Da gennaio 2021, ho avuto modo di interfacciarmi con alcuni di voi, osservare, riflettere e maturare un nuovo punto di vista riguardante un cosmo che fino a ieri sconoscevo. Per i primi giorni di attività ho navigato per acque sconosciute, ma ho tenuto saldo il timone anche nei momenti di mare in burrasca. Oggi, posso affermare con convinzione che quello della scuola è un mondo laborioso, intriso da miscele di nobili sensibilità che spesso (e per fortuna) mutano generando nuove opportunità di crescita culturale, educativa ed umana. Siate orgogliosi del lavoro svolto, siate fieri della scuola in cui studiate (o lavorate), perché non è affatto scontato trovare altrove medesime certezze, serietà e professionalità.

Ognuno di noi ha vissuto questi lunghi e tortuosi mesi in modo diverso: alcuni trovando le forze idonee a far fronte a nuovi schemi adattivi, altri hanno avuto bisogno di un aiuto esterno, di un supporto, di altri occhi con cui osservare e capire questa nuova difficile e spesso grigia quotidianità. Quest’ultimi hanno letteralmente affidato alla mia persona la loro vita, le loro ansie, dubbi e perplessità, le loro più intime paure e l’hanno fatto con coraggio e determinazione. Sono stati dei veri e propri “eroi gentili”, a loro è rivolta la mia grande stima.

Da una parte gli studenti, dall’altra il Dirigente, i professori, il personale scolastico, tutti (nessuno escluso) distanti fisicamente ma fianco a fianco come in trincea uniti dalla forza e dalla speranza di superare questa nuova e “strana guerra”. Una guerra in cui il tuo alleato principale ed il tuo nemico sono la stessa entità, una guerra con e contro se stessi. Paradossale vero? Si è vero, ma quando si combatte una battaglia con se stessi e se ne esce vittoriosi il paciere è quintuplicato, appagante e fortifica. Abbiamo modulato le nostre forze e le nostre risorse energetiche, abbiamo stretto i denti quando si doveva dare di più e adesso possiamo quasi affermare, a testa alta, che siamo stati bravi. Modellare le nostre vite e dar forma alla nostra personalità, questo è il premio finale che riceveremo.

A chi si avvicina all’esame di Maturità, vorrei volgere un caldo saluto ed un grosso “in bocca a lupo”, certo che questo passaggio segnerà le vostre vite. Lascerete alle vostre spalle una vita fatta di sacrifici, impegno, divertimenti, sofferenze, incontri e scontri, unioni, divisioni, scoperte, sentimenti belli e brutti, perdoni e tradimenti, amicizie e nuovi amori per abbracciarne una nuova diversa ed incerta. Tutto avrà buon profumo e le nuove scoperte saranno di rara bellezza, quasi folgorante. Ragazzi, portate con voi per sempre questi anni e fatene tesoro perché sarete ricchi dentro, porterete con voi anche questa maledetta (e mi fermo qui) pandemia che ha messo a dura prova il vostro spirito di adattamento. Indubbiamente lascerà grandi cicatrici che inizialmente bruceranno, ma con il tempo ci ricorderanno che siamo ancora forti e vivi.

Buttando un occhio al presente posso dirvi che tutti avete già superato la prima prova a pieni voti, siete stati promossi all’esame della vita. Avete vissuto “dentro l’esperienza” ed in tal proposito mi piace citare una frase di Oscar Wilde: “L’esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame, poi ti spiega la lezione”. Come dare torto? Calza a pennello!

Adesso pronti per il Rush finale, l’ultimo sforzo per poi ritirare i remi in barca, ma giusto per un po’, giusto per prendere una buona meritata boccata d’ossigeno, prima di iniziare la nuova vita. Ricordate che comunque vada la cosa più importante è dare sempre il massimo e nella vita sarete prima o poi ripagati con la giusta ricompensa. Bisogna crederci sempre, fortemente e percorrendo questa via sono certo che ognuno di voi riuscirà a realizzare il personale piccolo ma grande sogno.

Badate di non andare “in fissa” con il voto, la media o altro di simile! Elemento importante si, ma non essenziale. Preoccupatevi semplicemente di diventare buone donne e buoni uomini perché nessuno può definire la grandezza di un essere umano, uomo o donna che sia, con l’attribuzione di un numero. Abbiamo un’anima, siamo fatti di sentimenti, siamo il forziere dei nostri sogni!!! Ed i sogni, l’anima ed i sentimenti non si possono quantificare, non vanno mai misurati. Stringete legami veri nella vita, quelli che ti fanno tremare le gambe, la voce e le braccia, abbandonate quando potete i cellulari ed iniziate o continuate a guardarvi negli occhi.

Cantate a squarcia gola, danzate e leggete più che potete, la vita è vostra, afferratela per mano e portatela in giro per il mondo.

Felice di avervi conosciuto, AD MAIORA.

Affettuosamente, Dr Giuseppe GuastellaPsicologo, Psicodiagnosta

 

 

 

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