Lo dico al Corriere: “Ecco perchè il concerto di Al Bano è stata una occasione mancata”

Lo dico al Corriere: “Ecco perchè il concerto di Al Bano è stata una occasione mancata”

Ecco perché il Concerto di Al Bano è stata un’occasione mancata.

di Carmelinda Di Salvo

per la rubrica “Lo dico al Corriere”


L’esercizio del potere presuppone una capacità di leggere il presente che nei secoli si è tradotta nel tentativo di approcciare il popolo cercando di rispondere alle sue attese.

È un dato di fatto, ad esempio, che la politica imperiale romana del pane e del circo pretendeva abbondanti elargizioni di ció che al popolo piaceva di più, badando bene a non offenderlo.

Nel mondo attuale, con la sensibilità occidentale, frutto delle lotte illuministiche, romantiche, di due guerre mondiali, di battaglie contro le vili tirannie, va da sè che il nervo che nessun potere – sia esso di destra, di sinistra, di centro- può calpestare è quello relativo alla dignità, al rispetto, all’inclusione.

È ciò che è mancato durante il Concerto di Al Bano: il circo ha visto celebrare solo un potere fine a se stesso, fatto di posti riservati agli amici e agli amici degli amici! Siccome qualcuno può già storcere il naso, dire che ci si lamenta sempre, che l’amministrazione ha fatto risparmiare “euri” a chi non può, offrendo un ospite d’eccezione, vado subito al dunque e non con il piglio della polemica, ma con l’’amarezza di chi è consapevole che Rosolini ha perso un’occasione.

Di cosa parleremmo oggi, ad esempio, se 500 dei 700 posti riservati ai notabili e conoscenti fossero stati messi a disposizione di disabili, donne in dolce attesa, ultraottantenni, bambini (tutti presenti dietro le sbarre della vergogna)?

Credo, e intuisco il pensiero dei più, che oggi, anche a livello nazionale si sarebbe parlato di grande esempio di civiltà. Sfido chiunque a smentirmi! Ecco: il concerto di Al Bano è stata un’occasione mancata del potere che, invece di celebrare il servizio al popolo, si è tristemente trincerato in privilegi che il voto popolare sicuramente non gli ha concesso! Peccato, e lo dico con amarezza, e profonda inquietudine.

Spero che l’amministrazione si riprenda da questo scivolone che non ha scusanti e attenuanti, come spero che la prossima volta, almeno ad uno solo dello staff dell’amministrazione venga la buona idea di consigliare bene il nostro Sindaco.

Carmelinda Di Salvo

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