Lettera di un giovane di Rosolini: “Il popolo è sovrano: andiamo a votare”

Lettera di un giovane di Rosolini: “Il popolo è sovrano: andiamo a votare”

Pubblichiamo con piacere una lettera che un giovane di Rosolini, Stefano Di Lorenzo, ha inviato alla nostra redazione come sprone per andare a votare domenica 4 marzo. In linea con quanto sempre sostenuto dal nostro giornale, ribadiamo che chi non si reca alle urne lascia ad altre persone il compito di decidere del proprio futuro.

Ecco il testo integrale della lettera:

Il popolo è sovrano!

Siamo ormai agli sgoccioli. Pochissimi giorni ci separano dal 4 Marzo 2018.

Il clima elettorale, però, purtroppo, non sembra essere dei migliori. Sarà colpa dei politici di turno o sarà colpa dell’impronta della vecchia politica?

Questo non può essere di certo stabilito con fermezza, ma una cosa certa c’è: la triste situazione che vive il nostro paese ci porta ad essere completamenti disinteressati alla politica. Il nostro disinteresse farà, sicuramente, rilevare un dato già avuto nelle scorse consultazioni regionali: il quasi completo astensionismo. Questo risultato è sicuramente apportato dalla crisi della classe politica che spinge il cittadino comune a non riporre più fiducia nelle nuove proposte, in cui non crede minimamente, e, quindi, a rinunciare ad un diritto che è stato conquistato con anni e anni di lotte: il DIRITTO DI VOTO.

A questo, però, si può certamente “rispondere” con un pensiero molto lineare e semplice: vogliamo che le cose cambino o no?

Se vogliamo il cambiamento reale e concreto, sicuramente, non lo otterremo standocene seduti ad oziare sul divano, arrendendoci, a priori, al fatto che nulla potrà cambiare.

Il vero cambiamento siamo noi, il vero cambiamento è oltre tutto quello che dovremmo fare immediatamente per risolvere tutti i problemi che ogni giorno troviamo nelle nostre vite, e che invece rimandiamo sempre.

Vi riporto alcune parole di Bill Maher lette giorni addietro in cui chiunque può scorgere un po’ di se stesso: “Se riuscite a fare la fila per un dannato telefono, potete anche fare la fila per votare. Se riuscite a trovare l’after party, potete anche trovare il seggio elettorale. Se riuscite a trovare il tempo per farvi un tatuaggio, potete trovarlo anche per registrarvi come elettori. La foto d’identificazione? Pensatela come un selfie per la democrazia! Fatelo e basta!”.

Andiamo a votare qualsiasi sia il nostro pensiero, qualsiasi sia il nostro schieramento e qualsiasi sia la nostra ideologia politica, perché il cambiamento che tutti vogliamo non avverrà attraverso uno dei mille social network che ogni giorno riempie le nostre vite, e nemmeno attraverso le tastiere dei nostri computer che ci permettono di fare tutto e di arrivare in ogni parte del mondo, ma non ci permettono di cambiarlo.

Alziamoci dalle nostre comode poltrone, coinvolgiamo l’amico, il parente che non vuole più saperne di politica, chiunque possa impugnare quella matita che è l’arma più potente rimastaci.

Questa è solo la mia riflessione, e con questa vorrei scuotere gli animi di tutti. Vorrei che tutti capissero quanto è importante e fondamentale andare a votare, quanto è vitale non gettare via al vento anni di battaglie.

L’astensione uccide noi stessi e la democrazia.

VOTIAMO!

Stefano Di Lorenzo

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