L’emergenza nell’emergenza: positivi al Covid e con la spazzatura dentro casa che non viene ritirata

L’emergenza nell’emergenza: positivi al Covid e con la spazzatura dentro casa che non viene ritirata

“Siamo in quarantena da una 5 giorni in quanto positivi al Covid, ma non sono venuti a ritirare la spazzatura e ormai siamo sommersi”.

Non solo l’isolamento e la paura di aver contratto il Covid, ma anche il disagio di dover sopportare i rifiuti dentro casa in quanto nessuno viene a ritirarli. È quanto sta succedendo ad alcune famiglie di Rosolini che da qualche giorno si trovano in quarantena dentro casa per essere risultati positivi al Covid.

Secondo i protocolli del Comune, l’azienda che ritira i rifiuti deve preventivamente attendere autorizzazione dall’Asp prima di poter procedere al ritiro in due giorni prestabiliti, il martedì e il sabato.

I rifiuti, infatti, per chi si trova in casa di un positivo, non vengono differenziati ma accumulati in un unico sacco indifferenziato in attesa del giorno del ritiro.

“Al disagio di rimanere in quarantena dobbiamo sopportare anche il disagio di sentire brutti odori in casa -dice la famiglia-. Abbiamo chiesto spiegazioni ad alcuni operatori della ditta di raccolta rifiuti ma ci hanno risposto che sono con le mani legate se prima non vengono autorizzati dall’Asp. E allora: cosa attende l’Asp a comunicare la nostra residenza per ottemperare al ritiro dei rifiuti? Eppure noi abbiamo provveduto a segnalare la nostra situazione. Quanto dobbiamo ancora attendere?”.

Una situazione di disagio che, secondo quanto affermano, viene vissuta da altre famiglie.

“Abbiamo contattato alcuni nostri amici che sono anche loro in quarantena -concludono-, e anche loro hanno lo stesso problema. Addirittura loro sono in quarantena da molto più tempo di noi e mi dicevano che si sono registrati casi in cui persone che sono uscite dalla quarantena non hanno visto ritirato i loro rifiuti. Questo è grave perché se la ditta non provvede al ritiro, che fine faranno questi rifiuti?”.

A quanto sembra le autorizzazioni dell’Asp sono arrivate sempre in maniera puntuale. Nell’ultimo periodo, però, qualcosa nelle comunicazioni si sarebbe inceppato forse a causa dell’aumento esponenziale del numero degli utenti risultati positivi, creando un ingolfamento e il relativo disservizio con attese nelle autorizzazioni che arrivano a toccare anche i 10 giorni.

“Il ritardo che stiamo registrando al Comune nelle comunicazioni è di circa una settimana -dice l’assessore all’Igiene e Sanità, Concetta Cappello-. Un ritardo sicuramente dovuto alla mole di lavoro burocratica che devono sostenere gli uffici Asp”.

Ed è così che il ritiro dei rifiuti diventa un’emergenza collaterale all’emergenza Covid.

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