L’effetto farfalla tra ambiente, società e pace: il contributo di Mastrojeni al seminario dell’Istituto Archimede
Una preziosa e illuminante occasione di confronto e riflessione si è rivelato essere il seminario formativo ed informativo a cui, venerdì 1 marzo, hanno preso parte gli studenti delle classi quinte dell’Istituto Archimede di Rosolini.
Il prestigioso evento, realizzato in collaborazione con la Confartigianato di Siracusa, ha visto come ospiti i vertici provinciali e regionali delle Forze dell’Ordine. Presente anche il Sindaco Giovanni Spadola.
A fare gli onori di casa è stata la dirigente, dott.ssa Maria Teresa Cirmena, che ha introdotto il tema del seminario dal titolo “Effetti Farfalla. Solo la tua felicità salverà il pianeta”, mettendo in evidenza il legame che intercorre fra i cambiamenti climatici globali e le crisi ambientali e geopolitiche che stanno avvenendo nel nostro pianeta, prendendo spunto dal celebre interrogativo formulato nel 1972 dal matematico e meteorologo Lorenz: ”Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”.
L’Effetto Farfalla è un concetto mutuato dalla Teoria del caos. L’idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. A conti fatti, perciò, una singola azione può determinare imprevedibilmente il futuro: nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d’aria, generato dal battito d’ali dell’insetto, possa causare una catena di movimenti di altre molecole, fino a scatenare un uragano, magari a migliaia di chilometri di distanza.
Il Componente della Giunta Provinciale Confartigianato, Salvatore Sortino, ha presentato l’Ambasciatore Grammenos Mastrojeni, Segretario generale aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo (UE), Membro delle delegazioni italiane sul clima, biodiversità, acqua, oceani presso ONU, UE, OCSE, UfM, Co-Presidente del Gruppo G7 su clima e conflitti, Membro del Gabinetto del Ministro della difesa, Vice-Capo della Segreteria Particolare del Ministero degli Esteri, Ospite di importanti reti televisive nazionali ed internazionali.
Il dott. Mastrojeni ha mostrato ad un pubblico di ragazzi attentissimi il problema dell’immigrazione e dei conflitti da una prospettiva inedita, quella del clima. Quanto i cambiamenti climatici influiscono sui flussi migratori e sulle crisi geopolitiche internazionali? Ebbene, più il fenomeno della desertificazione avanza, più le ondate migratorie aumentano. Più cresce il pericolo di guerre. Inoltre, un mancato raccolto, dovuto ai cambiamenti climatici, in certe aree del mondo può fare la differenza tra mandare un figlio a scuola oppure no.
Come questo può riguardarci? Ebbene quel ragazzo, a cui è stato rubato il futuro, va ad allungare le fila della criminalità e magari un giorno sarà l’autore di un attentato ai danni di uno Stato oppure imbraccerà le armi per fare una guerra per la sopravvivenza, ecc. Ecco come i problemi climatici possono determinare crisi economiche e infine geopolitiche.
Dunque, il nostro benessere dipende dall’equilibrio globale. “Se nella biosfera regnasse solo il caos il nostro pianeta non sarebbe più abitabile, perché la vita ha bisogno di regolarità, di cicli che si ripetono. Se in natura non ci fosse regolarità e prevedibilità, noi non potremmo sopravvivere, non potremmo organizzarci come società strutturata. Non sarebbe possibile neanche l’agricoltura, perché se il seminatore non ha alcuna idea di quando pioverà, non sa neanche quando conviene seminare. Quindi, siamo parte di un meraviglioso equilibrio, che però stiamo per distruggere.
Il degrado ambientale che poi diventa anche sociale è proprio dovuto all’aumento della dose di caos e alla perdita di equilibrio globale. Nel nostro pianeta non esistono frontiere, la fame di un bambino in Etiopia può essere la causa di una serie di eventi che porteranno qualcuno a mettere una bomba su un aereo in cui noi viaggiamo. Questo vuol dire che non possiamo difendere l’ordine all’interno del nostro Stato, se fuori regna il caos”.
Allora qual è la strada che bisogna intraprendere per gestire cooperativamente tutto questo? Quali speranze per il futuro? Chiaramente urge una seria e immediata inversione di rotta delle nostre abitudini e del nostro atteggiamento nei confronti dell’ecosistema. Solo con la responsabilizzazione e il cambiamento di ciascuno di noi, sarà possibile affrontare e arginare il problema. “Per fermare il riscaldamento globale non servono nuove tecnologie, basta migliorare i nostri stili di vita. Non abbiamo nulla da perdere, solo tutto da guadagnare. I nostri comportamenti, i gesti più semplici che facciamo ogni giorno, non sono solo gocce nell’oceano ma eventi decisivi per noi, per il nostro benessere e la nostra felicità, e per l’equilibrio dell’intero pianeta”. Il dott. Mastrojeni, con competenza ma anche in maniera semplice, ha mostrato quindi come il cambiamento può essere innescato da ognuno di noi e avere una ricaduta su tutto il pianeta. “Non servono sacrifici e rinunce eroiche. Ma tenere a mente un’equazione: benessere è uguale a sostenibilità e giustizia per tutti. Il prodotto di questi fattori è la pace”.
Insomma, il dott. Grammenos Mastrojeni, nonostante la gravità della situazione globale, ha trasmesso agli alunni dell’Archimede un messaggio positivo, di speranza, fortemente convinto che una buona azione effettuata nell’angolo più remoto del pianeta possa avere una ricaduta su tutto il Sistema- Terra, perché “ciò che è sostenibile fa bene all’uomo e fa bene anche all’ecosistema”.
Infine, nel corso dell’evento, è stato anche annunciato dal Colonnello Gabriele Barecchia, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, e dal Segretario Provinciale Confartigianato, Enzo Caschetto, il progetto del Ministero dell’Interno “Chiedi di Lucia!”, che prevede la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Confartigianato, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Cna e la Procura della Repubblica di Siracusa, il Comune, la Questura, la Prefettura e il Comando provinciale dei Carabinieri di Siracusa, al fine di fornire assistenza alle vittime di violenza, stalking, persecuzioni, minacce e promuovere strategie finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere.
A questo proposito anche la dirigente dell’Istituto Archimede, dott.ssa Maria Teresa Cirmena, ha dichiarato la disponibilità e la volontà di prendere parte al progetto promosso.
F.S. prof.ssa Viviana Calvo