“Le donne di Peter”, la fine poetessa Ignazia Iemmolo Portelli stupisce nei panni di amabile romanziera
Presentato a Rosolini mercoledì 2 dicembre al Cineteatro Santa Caterina “Le donne di Peter” di Ignazia Iemmolo Portelli. Prima tappa che segna la consacrazione ufficiale della poetessa rosolinese a fine scrittrice e fruitrice di un genere letterario, il romanzo, che fino ad ora aveva solo accarezzato nei suoi versi. L’opera, che ha già riscosso un entusiasmante successo di critica e che le è valso lo scorso 25 ottobre il premio finalista con dignità di pubblicazione nella sezione “Romanzo inedito”, tributato dall’Accademia Internazionale “Il Convivio”, va a impreziosire un corpus letterario già ricco e apprezzato: dalle liriche alla prosa, alla saggistica per recuperare valori e tradizioni che fondano l’identità isolana e alla base della natura intimistica dell’uomo.
A coordinare i lavori lo scrittore Corrado Calvo, presidente dell’Ass. Cultura & Dintorni, che, di concerto con la FIDAPA di Rosolini, ha promosso il piacevole pomeriggio all’insegna della cultura, alla presenza del vice sindaco della città, Salvo Latino; dell’Ass. Luigi Incatasciato; del maestro Pippo Ognibene, che ha realizzato la copertina dell’opera, e di un pubblico attento e partecipe. Gli interventi dei due relatori, il prof. Domenico Pisana e il giornalista Gianni Papa, si sono alternati alle letture di Santina Borgese e Salvatore Raimondo, che hanno regalato momenti significativi della narrazione del volume, e alle musiche del Duo Modis con il maestro Fabiola Caruso al flauto e il maestro Lino Gatto alla chitarra.
“Con “Le donne di Peter” – ha spiegato il giornalista ragusano Papa, che ha curato la prefazione all’opera- Ignazia affronta un viaggio in un territorio nuovo quanto diverso, che inizia col guado del fiume dell’invenzione pura, borderline dello sterminato reame del racconto- romanzo. Non viaggia da sola, perché la accompagnano le attese e la curiosità dei lettori, e non viaggia “leggera”, perché si porta appresso il bagaglio dei sentimenti e delle scelte di vita fatte: però dalla frontiera in avanti affida lettori e bagagli a Peter, gli consegna una busta, le chiavi delle tante valigie, lo saluta e gli dà appuntamento all’arrivo. Racconto lungo o romanzo breve che sia, “Le donne di Peter” si propone al lettore con una scrittura delicata e sensibile, ben equilibrata nel miscelare assieme storie, atmosfere, inventiva e realtà”. Dello stesso avviso il Pisana che ha scandagliato con piglio critico i temi soggiacenti al romanzo, la partenza, il viaggio e l’amore, svelando i pensieri più intimi di un personaggio- protagonista che spetta forse al lettore redimere e perdonare del tutto. “Le donne di Peter” è un testo che si fa apprezzare – ha commentato Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo di Modica- non perché cerca di inserirsi in qualche alveo particolare della narrativa, ma perché tende, a suo modo, a offrirsi come “metafora del sentimento” inquieto e travagliato dell’uomo, ove Peter rappresenta un paradigma che esprime una grande verità: non c’è cosa più fragile del sentimento dell’amore umano in nome del quale si può consegnare la propria vita alla gioia e al successo oppure al dolore e al fallimento”.
Sentimento, trasporto, pathos, tutti ingredienti presenti nel testo e che l’autrice, Ignazia Iemmolo Portelli, ha provato durante la presentazione dell’opera. Si è detta felice della partecipazione del pubblico e dei pensieri tributati dai relatori, soddisfatta di aver toccato le corde dell’animo di chi, dopo aver letto il romanzo, testimonia di aver vissuto in compagnia di Peter un viaggio al confine tra Ungheria, Tibet, Canada e l’Italia, che parte negli anni ’70 ma che, tra chilometri e parole, scorre velocemente, pagina dopo pagina, fino ad arrivare dritto ai giorni nostri.
Alessandra Brafa