L’associazione “Nicholas Grenn” in difficoltà, Baio: “Dopo tanti anni non riusciamo più a tenere pulita la piazzetta”

L’associazione “Nicholas Grenn” in difficoltà, Baio: “Dopo tanti anni non riusciamo più a tenere pulita la piazzetta”

L’associazione “Famiglie Green” sta attraversando un periodo di grossa difficoltà soprattutto dopo la sospensione della sagra del mosto. Difficoltà che adesso non permettono più di mantenere in uno stato decoro la piazza dedicata proprio a “Nicholas” in via Santa Alessandra. A parlare è il presidente Salvatore Baio che, proprio oggi, ha avuto il sostegno da parte di un ex consigliere comunale, Giovanni Spadola, che ha finanziato i lavori di pulizia svolti dall’associazione “Città Verde”.

“Ho già pronta la lettera di disappunto che volevo inviare al sindaco -dice Baio-, ma poi con l’avvicendamento del Commissario è rimasta nel cassetto. Disappunto perchè adottare una piazza non vuol dire prendersi cura anche delle spese della pubblica illuminazione, della pulizia dei rifiuti dei cestini, della riparazione della fontana, tutti lavori che, in questi anni, abbiamo però svolto nel silenzio. Purtroppo in questo periodo di pandemia in cui non svolgiamo attività (anche la Sagra del Mosto è stata sospesa), non riusciamo più a far fronte a queste spese”.

E mentre in questi giorni c’è chi si lamentava, giustamente, nel vedere la piazzetta non curata, dall’altra c’è chi ha deciso di passare dalle lamentele ai fatti.

“Ringrazio l’ex consigliere comunale Giovanni Spadola per il suo contributo con il quale è stato possibile oggi risolvere questo problema tramite l’associazione “Città Verde” -conclude Baio-. La piazza è stata ripulita e momentaneamente il problema è stato risolto. Ma ho intenzione di avvisare l’amministrazione che non siamo più in grado di prendercene cura. Siamo pronti a riconsegnarla, a malincuore. Anche perchè abbiamo dovuto lasciare i locali dell’oratorio in cui erano depositate tutte le attrezzature necessarie per svolgere la sagra del Mosto. Attrezzature che sono state spostate in un magazzino per il quale stiamo pagando un affitto con la speranza che prima o poi si possa riprendere la sagra”.

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