L’Archimede ricorda Aurora, Cristian e Rita: “Non dimenticare significa aiutare a mettere in atto comportamenti giusti”
Educazione alla sicurezza stradale e prevenzione di tutti quei comportamenti a rischio: questi i temi approfonditi oggi nel corso dell’Assemblea dell’IPCT dell’Istituto Superiore “Archimede” di Rosolini. Una data significativa quella del 20 gennaio, che la città ricorda bene: un anno fa, infatti, si consumava il tragico incidente stradale che tolse la vita a tre concittadini.
Gli studenti hanno scelto, dunque, di riunirsi in assemblea questa mattina per riflettere in concomitanza del triste anniversario. La giornata è stata aperta dal rappresentante di plesso, lo studente Raffaele Di Dio che, come altri compagni, indossava la maglia con l’immagine stampata di Aurora e Cristian. Dopo il minuto di silenzio osservato in memoria di Rita, Cristian e Aurora, la studentessa dei Servizi Alberghieri che quest’anno avrebbe conseguito la maturità, la parola è andata al prof. Franco Piazzese che ha introdotto i diversi interventi.
L’incontro, svoltosi all’Oratorio Buon Pastore, ha visto la partecipazione di Don Luigi Vizzini e delle rappresentanti dell’associazione Archè. La dott.ssa Daniela Giunta, presidente di Archè, ha parlato della genesi del gruppo che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura sulla sicurezza stradale tra i giovani e si occupa di promozione del benessere e di prevenzione delle condotte a rischio; un’associazione nata all’indomani di un altro drammatico incidente stradale che costò la vita a un diciassettenne ispicese, il giovane Orazio. “La prevenzione – ha spiegato la psicologa– aiuta a mettere in atto comportamenti più responsabili”.
Di adolescenza si è a lungo discusso e su questa delicata quanto meravigliosa fase di vita si è soffermato Don Luigi Vizzini: “L’adolescenza è un momento molto bello che mette in evidenza quanto di bello ci sia in ognuno di voi. Il grande mistero che è la vita è nelle mie mani, ma nelle mie mani c’è anche la vita degli altri. L’esperienza dell’anno scorso deve dare uno slancio più forte alla nostra vita: perché loro continuano a vivere se noi diamo alla nostra vita lo slancio giusto.”
Rispettare la vita attraverso comportamenti responsabili perché, come ha ricordato la dott.ssa Giusy Lo Piccolo “gli adolescenti hanno caratteristiche che, se sfruttate al meglio, sono una grande risorsa. Non siete dei bambini ma non siete ancora degli adulti: gestite il cambiamento che avviene nel corpo e nello spirito, costruendo un’identità sana. Se per divertirmi il sabato sera devo bere, quello non è sano, e può farmi male. Fino a 21 anni – ha spiegato la piscologa – l’uomo non produce l’enzima per neutralizzare l’alcol. Il nostro obiettivo non è dirvi di non bere bensì quello di informarvi sui rischi che correte e aiutarvi a proteggere la vostra vita. Oggi indossate queste maglie per non dimenticare ma non dimenticare significa anche impegnarsi a mettere in atto comportamenti giusti”.
Infine, la dott.ssa Valeria Blandino ha parlato dei rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti quando si è alla guida: “La percezione del rischio che si ha a questa età è potenzialmente ridotta. Per questo dobbiamo conoscere le conseguenze dei nostri comportamenti. Il grande inganno delle sostanze tossiche e delle droghe è che i danni non si vedono nell’immediato ma si manifestano nel tempo”.
L’assemblea è stata caratterizzata da un partecipato dibattito cui hanno preso parte gli studenti e si è chiusa con il ringraziamento ai relatori da parte della vicaria prof.ssa Maria Di Noto, che ha portato il saluto della dirigente dell’Istituto Superiore “Archimede”, la dott.ssa Maria Teresa Cirmena.
“La vita è una e preziosa, non ci è data una seconda possibilità. Non esponetevi a rischi per cui non ne vale la pena. Quando mettiamo in atto un comportamento sbagliato- ha concluso la presidente di Archè, la dott.ssa Giunta-, mettiamo a rischio la nostra e la vita di altri. Ogni essere umano è libero di scegliere: scegliere significa essere consapevoli, conoscere il rischio e assumerlo”.