L’albero di Falcone mette radici anche all’Istituto S. Alessandra, un dono per la legalità e per l’ambiente

L’albero di Falcone mette radici anche all’Istituto S. Alessandra, un dono per la legalità e per l’ambiente

 

L’albero del giudice Giovanni Falcone ha messo radici anche all’Istituto S. Alessandra.

Una mattinata emozionante, all’insegna delle parole “legalità e rispetto” e al grido di “No alla mafia”, scritto anche dagli studenti dell’istituto in uno striscione proprio nel corso della cerimonia.

La pianta di Ficus macrophylla, “figlia” dell’albero originario di Giovanni Falcone, è stata consegnata questa mattina all’Istituto dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, rappresentato dall’appuntato scelto Carmela Lucisano.

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Presenti alla cerimonia e accolti dal Dirigente Scolastico Salvo Lupo, il Capitano della Compagnia Carabinieri di Noto, Federica Lanzara, il Maresciallo della Stazione dei Carabinieri di Rosolini, Giancarlo Murru, gli assessori Lucia Piazzese e Vincenzo Liuzzo e le consigliere comunali Concetta Cavallo e Luigia Di Stefano.

“Grazie per essere qui in questa giornata speciale – ha esordito il Dirigente Salvo Lupo. Oggi festeggiamo la legalità, i principi di rispetto, educazione, trasparenza e amore per far vincere sempre il bene, cercando di farlo a partire dalle piccole azioni e dal rispetto delle regole che devono ogni giorno fare parte del nostro agire” – ha detto il Dirigente rivolgendosi agli alunni. “Noi rappresentiamo, uno ad uno, solo una piccola parte di questa società, ma se ci mettiamo insieme e ci diamo la mano, scegliendo tutti il bene, allora faremo grandi cose”.

 

“Non è semplice trovare le emozioni giuste in un giorno del genere – ha detto il Capitano Lanzara, circondata dagli studenti. “I colleghi della forestale hanno portato un dono che non è un’opera morta che rimarrà in un angolo, ma è qualcosa di cui dobbiamo prenderci cura tutti i giorni. Perché scegliere la gemma dell’albero di Falcone? Perché è diventata il simbolo della legalità, perché tutti conoscete la sua storia e quella di Borsellino e di tanti altri uomini che sono morti per la legalità, per far sì che qualcuno rispettasse le leggi dello Stato. L’albero di Falcone è simbolo di memoria ed è importante praticarla tutti i giorni all’insegna del rispetto degli altri, protendendo la mano a chi ha bisogno di una mano, allontanando gli atteggiamenti omertosi e l’indifferenza”.

Un lungo intervento quello del Capitano Lanzara che ha parlato agli studenti anche di esperienze personali, coinvolgendoli e trascinandoli verso il significato più diretto, concreto e immediato di legalità a partire dalle azioni di tutti i giorni.

“Oggi sono qui per farvi un regalo – ha detto prima della messa a dimora l’appuntato scelto Carmela Lucisano. “Ho portato una piantina, la talea dell’albero che si trova sotto la casa del giudice Falcone, a Palermo.  Da settembre giro la Sicilia per consegnare questo albero che è l’albero della legalità non solo perché si trova sotto la casa del giudice Falcone, ma anche perché dopo la sua morte chiunque passi davanti a quest’albero ci lascia un pensiero o una frase. Il dono che vi facciamo è anche un gesto concreto per l’ambiente. Il progetto si chiama “Un Albero per il futuro” e aiuta a formare un grande bosco diffuso della legalità che trattiene una grande quantità  di CO2   al fine di contrastare i cambiamenti climatici”.

A collaborare per la messa a dimora è stata una delegazione dell’istituto agrario di Rosolini.

Ad oggi il progetto “Un Albero per il Futuro” è stato richiesto da ben 5.509 enti in tutta Italia e ha portato alla piantumazione di 35.994 alberi diversi in tutto il territorio italiano, il che è già servito a immagazzinare 1.058,770 kg di CO2.
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