La “quota rosa” dell’amministrazione: “Dopo il commento di Giurato, contro di noi la macchina del fango”

La “quota rosa” dell’amministrazione: “Dopo il commento di Giurato, contro di noi la macchina del fango”

La “quota rosa” dell’amministrazione Spadola torna per la seconda volta sul caso scatenato dal commento sessista del consigliere comunale di maggioranza, Daniele Giurato, nei confronti di una cittadina che aveva espresso un suo libero pensiero. Ma per le donne dell’amministrazione Spadola, “nonostante le scuse dello stesso Giurato e del sindaco Spadola, la macchina del fango è proseguita in maniera strumentale. Difesa dei valori o propaganda politica?”. Ricordano poi episodi precedenti, uno nei confronti della vicepresidente del consiglio Concetta Cavallo e uno avvenuto nel corso della campagna elettorale. “Perchè nessuno ha gridato allo scandalo? Siamo figli di un Dio minore?”

“Ci preme evidenziare alcune considerazioni in riferimento a quanto accaduto in questi giorni e in merito alle dichiarazioni riportate da una frangia politica nonchè dagli organi di stampa- esordiscono nella nota la vicesindaca Paola Micieli, la vicepresidente del consiglio Concetta Cavallo, l’assessore Rosy Gradante, le consigliere Rosina Collemi e Luigia Di Stefano e l’esperta ai Servizi Sociali Lucia Piazzese.

“Premesso che stigmatizziamo nel modo più assoluto le affermazioni del consigliere comunale Giurato proferite attraverso un commento sui social  considerate lesive e sessiste nei confronti di una Sig.ra anche lei chiamata in causa sui social e considerato che:  il primo cittadino Giovanni Spadola si è prontamente scusato con la diretta interessata a nome suo personale e di tutta la coalizione amministrativa; che lo stesso consigliere, chiamato in causa, attraverso una nota pubblica si è scusato per la frase offensiva volendo in questo modo chiudere la vicenda; che l’interessata,  anche lei ha prontamente accolto le scuse, sia del Sindaco, degli Amministratori che dello stesso Giurato ritenendo chiusa questa triste vicenda; che purtroppo la cosiddetta “Macchina del fango” in questi giorni è proseguita in maniera strumentale veicolando dichiarazioni, esternazioni da parte di esponenti politici e associazioni varie di parte, pensando di cavalcare l’onda per mero populismo e pubblicità elettorale;

Riteniamo questa una brutta pagina politica, alla stregua di altri episodi, non ultimo quanto accaduto nel corso del Consiglio Comunale del 29 Dicembre 2023 (https://www.youtube.com/watch?v=22bEM9bWof4 al minuto 19:00) nel corso del quale il consigliere Tino Di Rosolini rivolgendosi alla vicepresidente del consiglio comunale le diceva testualmente “Tutti sanno che sei una puntini puntini ” e invitandola a dedicarsi alla sua attività commerciale con la frase “ o vinniti i pummarora”.

Ma possiamo andare anche più a ritroso, quando in uno dei comizi  elettorali  dell’ultima compagna elettorale delle amministrative, sempre il sopracitato Consigliere, candidato a Sindaco, in quel momento definiva noi donne facenti parte della costituenda coalizione amministrativa Spadola, “Donne di strada” e in forma anonima facevano girare sempre nel corso della campagna elettorale volantini lesivi nei confronti di una candidata consigliera.

Nel corso di questi episodi e di molti altri non menzionati  nessuno ha gridato allo scandalo, né accusato alcuno di sessismo , nessuno è stato invitato a dimettersi etc. Forse noi siamo figli di un Dio minore ? O non supportati da politici di parte, usando una brutta pagina come alibi per i  loro fini propagandistici?!

Pertanto al fine di chiudere definitivamente questa vicenda riteniamo ancora una volta affermare con forza che la discriminazione di genere non è tollerabile nè tantomeno da tollerare. Ribadiamo il nostro impegno a combattere ogni forma di discriminazione e violenza verbale, e continueremo a lavorare per un ambiente politico più inclusivo e rispettoso.

 

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