La psicologa Luisa Moltisanti riapre lo studio a Rosolini: “Per me è la professione più bella del mondo”

Lo studio è situato in Via Quasimodo, 19.

(Dal numero del Corriere Elorino cartaceo del mese di Giugno).

Una professionista con più di 30 anni di esperienza, in prima linea, torna a esercitare la professione di psicologo nel suo paese, sempre al servizio dell’intero comprensorio. La dottoressa Luisa Moltisanti, psicologa e psicoterapeuta, ha cominciato la sua lunga carriera nella sanità pubblica nel lontano 1987.
Fino al 1994 come psicologo- psichiatrico presso i Servizi Territoriali per la Tutela della Salute Mentale e poi presso il Servizio Tossicodipendenze dell’USL di Modica; in seguito, per 26 lunghi anni, dal 1994 al 2020, come psicologo dirigente presso il Consultorio Familiare di Ispica e Pozzallo dell’Asp di Ragusa.
Formatasi in Analisi Transazionale, presso la S.I.M.P.A.T di Roma, in Consulenza in campo Giudiziario e Test di Rorschach all’I.S.P.A.AD. di Catania, con altre numerose formazioni sul campo, vanta un curriculum prezioso, frutto di prestigiosa formazione teorica e pratica, quest’ultima forte del suo lavoro “in prima linea”, per più di 20 anni, presso il Consultorio in cui, ci ha dichiarato la stessa dottoressa, “arriva di tutto e dobbiamo affrontare tutto quello che arriva”.
Fin dopo la laurea, nel 1981, la dott.ssa Moltisanti sognava di aprire uno studio tutto suo, ma “la famiglia e mia figlia hanno cambiato i piani lavorativi della mia vita. Così avendo partecipato ad un concorso presso l’Asp di Ragusa, vi sono rimasta fino alla pensione”.

Adesso, in pensione nella sua Rosolini, realizza il sogno di aprire uno studio privato in cui dedicarsi con estrema dedizione, come ha sempre fatto nel servizio pubblico, ai suoi utenti.

Uno studio di un fascino incredibile, dall’estetica ottocentesca, assolutamente freudiana: ordine, accoglienza e riservatezza, con un filo di luce, né troppo fioco, né troppo invadente, che entra da una finestra posta in fondo. Uno spazio confidenziale, intimo e caldo ricavato in un’ala del palazzo storico di Quasimodo, completamente immerso nella natura.

Esterno

Dopo la pandemia del Covid 19, sappiamo bene quanto la richiesta di sostegno psicologico sia cresciuta. “Perché è cresciuto molto, e comprensibilmente, il livello di ansia -ci spiega la dottoressa- e il senso di solitudine, specie tra gli adolescenti per i quali la sfera sociale è particolarmente significativa. Ma non solo loro, tutte le fasce d’età ne hanno risentito. In seguito al covid ci sono stati infatti grossi passi in avanti a livello legislativo, come sostegni, quali il bonus psicologico, instituito come misura provvisoria e da quest’anno diventata strutturale, ma anche misure che sembrano essere in dirittura di arrivo, per far rientrare lo psicologo nell’ambito della sanità nazionale gratuita”. Non solo medico di famiglia, ma anche psicologo di famiglia, di base, quel professionista che oggi ancora viene spesso inondato da pregiudizi che, alla fine, non fanno male tanto alla professione, quanto a chi ne rifiuta a priori i benefici, diventando una mancata opportunità di crescita – e evoluzione- profonda e personale.

Negli ultimi anni, per fortuna, è anche cambiato l’approccio e si allentato il tipico pregiudizio: “Io dallo psicologo? Non sono mica pazzo”. Infatti, non è per “i pazzi”. Un lutto, una fobia, un trauma, problemi a relazionarsi, abitudini malsane, depressione, stress, rabbia, apatia o ansia, ecco in cosa può aiutare lo psicologo: ad affrontare eventi o situazioni differenti, quando il supporto di chi ci è accanto non è più sufficiente e i nostri problemi o stati d’animo ci impediscono di vivere serenamente la nostra vita quotidiana per periodi brevi o più lunghi.
“Prima in tanti, specie gli uomini, – ci racconta la Dottoressa- erano restii ad avvicinarsi a questo mondo. Non si avvicinavano nemmeno per essere presenti al colloquio con i figli nei casi in cui era richiesta la presenza dei genitori. Veniva sempre e solo la mamma. Negli anni però anche gli uomini si sono avvicinati, e anche per motivi personali. La cosa bella è che lo fanno anche persone di una certa età, magari ultraottantenni con un grado di cultura poco elevato, come agricoltori o pescatori. Vero è che le donne continuano ad essere un numero preponderante, ma ormai si sta ristabilendo un certo equilibrio”.

Interno, studio Dott.ssa Moltisanti

Il ritorno della Dott.ssa Moltisanti a Rosolini può diventare un punto di riferimento per quanti necessitano di piccoli o grandi aiuti data la sua trentennale esperienza in consulenze per problematiche individuali, familiari e di disagio socio-ambientale.
Quando rivolgersi a lei?
In caso di disturbi d’ansia e attacchi di panico, disturbi del tono dell’umore, disturbi alimentari, disturbo dell’attenzione e dell’iperattività nel bambino e nell’adolescente, dipendenze (da sostanze, alcool, tabacco, gioco, internet), ma anche educazione alla sessualità e contraccezione (con possibilità di sedute di gruppo per gli adolescenti), genitorialità e preparazione al parto secondo il metodo R.A.T. (Respiratory Autogenic Training), anche in questo caso con corso di gruppo. Ma ancora menopausa, mobbing, adozione e per perizie in ambito giudiziario.
“Per me è la professione più bella del mondo” – dice la dottoressa. “Perché è bello vedere una persona depressa che già dopo qualche incontro cambia, magari cominciando ad iscriversi in palestra o tornando a cucinare, tornando a vivere insomma”. Perché vivere non è farsi sopraffare dagli eventi della vita.

“La grande scoperta della mia generazione – scriveva lo psicologo statunitense William James- è che gli esseri umani possono cambiar la loro vita cambiando semplicemente i loro atteggiamenti mentali”. Come farlo? Non abbiate paura di chiedere aiuto, ma solo se ne sentite un profondo desiderio.
La dottoressa Moltisanti riceve a Rosolini, in Via Quasimodo, 19, per appuntamento. Per contattarla: 348 7993848 o alla mail: dott.luisamoltisanti@gmail.com

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