La “Lega” di Rosolini: “Eremo di Croce Santa, la piazzetta non si tocca”
Domani (lunedì) dovrebbero inizare i lavori del Genio Civile per lo sventramento della piazzetta dell’Eremo di Croce Santa con la costruzione di un canalone profondo 3 metri ritenuto dagli esperti come soluzione per evitare in futuro scene come quella dello scorso anno.
A contrapporsi però a questi lavori è la “Lega” di Rosolini con un comunicato del commissario cittadino Pierpaolo Capozio è il segretario Dino Gennaro, geologo di professione.
“La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno -dicono-, sapevamo di un finanziamento da parte della Regione Sicilia di circa 180 mila euro per la pulizia del torrente che scorre a “Cava Santa” nel Comune di Rosolini. Nei giorni scorsi una delegazione composta dal Sindaco di Rosolini e da alcuni funzionari del Comune e del Genio Civile di Siracusa hanno affidato ad una Ditta di Catania i lavori di pulizia dell’alveo. Oggi apprendiamo che tra i lavori è prevista la rimozione del piazzale antistante la Chiesa Rupestre del Bove (dove la storia narra che un bue, per alcuni giorni, venne costantemente ritrovato, dal suo pastore, dentro la grotta in ginocchio davanti ad una croce di legno). L’intervento è legato all’alluvione dell’ottobre 2018, per evitare che si ripeta una simile catastrofe le autorità hanno pensato di trovare una soluzione rimuovendo il piazzale. Ripercorrendo il letto del torrente appare evidente che a monte del piazzale qualcuno aveva posizionato dei grossi massi per deviare il corso dell’acqua, creando quindi una diga artificiale.
A seguito delle copiose piogge dell’ottobre 2018 una importante quantità di acqua si era accumulata a monte della diga e a causa della forte spinta idraulica questo sbarramento ha ceduto (nella foto in basso i massi travolti). La furia della grande quantità di acqua, riversatasi impetuosa ed improvvisa, ha travolto le auto ed inondato le strutture adiacenti. Una corretta ed attenta manutenzione del sito avrebbe certamente evitato il disastro. La drastica decisione di rimuovere il piazzale non è la soluzione. “Non si può bruciare la casa per ammazzare i topi”. La rimozione del piazzale antistante la Chiesa del Bove pregiudicherebbe inevitabilmente la fruizione del sito che da sempre è luogo di ritrovo religioso e laico. Nessun rosolinese è disposto a rinunciare ad un luogo che rappresenta una peculiarità che da secoli testimonia il connubio tra natura e civiltà misto a fede e tradizione. Un buon governo della Città non può subire passivamente la profanazione di un luogo simbolo per la collettività e opportunità di turismo religioso e quindi di occupazione”.