La Festa degli auguri della Fidapa di Rosolini con un pensiero a terremotati e vittime di guerra
Come da tradizione, la FIDAPA di Rosolini ha chiuso il 2016 con la Cena degli Auguri: una serata ricca di suggestioni canore e di messaggi di amore e solidarietà realizzata assieme al club netino, che si è tenuta venerdì 16 dicembre negli eleganti saloni del Grand Hotel Sofia. Una grande festa introdotta dal suono di zampogne e proseguita con il violino di Michela Bonavita e la chitarra del maestro Lino Gatto che hanno accompagnato le incantevoli coreografie curate da Lilly Santocono, direttrice della scuola di Danza Tersicore di Noto. Presente per l’occasione anche il vicesindaco del Comune di Rosolini, Cinzia Giallongo, che ha espresso ammirazione per lo spirito di servizio che contraddistingue il lavoro concreto dei club nel territorio, augurando a tutti di mantenere lo spirito di comunione e la capacità di donare e perdonare ogni giorno.
Nei loro nutriti interventi si sono succedute le presidenti delle due sezioni FIDAPA. Maria Teresa Scrofani, a capo del club di Noto per il biennio 2015- 2017, ha dato il saluto con una riflessione sugli usi e costumi della società odierna. Pregno di amore anche il messaggio della presidente della sezione rosolinese, Ignazia Iemmolo Portelli, che ha rivolto il suo intervento carico di parole di speranza a chi oggi versa in condizioni di disagio e sofferenza. “Un fraterno augurio di pace e di sereno progresso alle persone martoriate dai terremoti, dalle guerre, dalla fame e dalle malattie, affinché questo Natale costituisca per tutti l’aurora fulgida di una pace totale e duratura, affinché non ci siano più profughi o salme da recuperare in mare. A voi tutti – ha concluso la poetessa rosolinese– l’augurio di un’attesa vigilante di Cristo perche quando Egli busserà alla nostra porta possiamo rispondere nella letizia, Maranatà, vieni Signore Gesù”.
Momento centrale dell’incontro la riflessione sul mistero del Santo Natale affidata a Don Bruno Carbone. “Il Natale non è solo magia o un luccichio. Il Natale – ha esordito la guida forte e illuminata della Parrocchia della Chiesa Madre di Rosolini– è soprattutto la vicinanza di Dio che attraverso di noi vuole continuare a passare. Con i gesti di solidarietà noi prolunghiamo la gioia del Natale, prolunghiamo la presenza di Dio. Nessuno può rimanere estraneo alla forza del Natale e di quel bambino indifeso e che pure è il Principe della pace. Il Cristianesimo è amore puro e vero che non si aspetta nulla: nulla chiede e tutto dà. Stasera siamo qui per dare un senso, una sostanza al Natale, un contenuto spirituale ed esistenziale. Un Natale che arriva in un momento storico particolare. Noi, parlando di Natale, parliamo di amore, amore di Dio, il nostro amore non è diverso dal suo, l’amore a Dio e l’amore al prossimo deve essere uguale. Il Natale è importantissimo perché risveglia in noi il senso di vicinanza, solidarietà, presenza e quello che facciamo è la corrispondenza a questo Amore che ha raggiunto la nostra vita”.
Alessandra Brafa