La “Ciappa ri pummaroru” dell’Agriblea torna “a far gola” alle università americane e europee
In Sicilia per vedere come nasce la “Ciappa ri pummaruro” che spesso colora di rosso le loro tavole. Ed in questo campo l’azienda Agriblea, è leader indiscusso.
Dopo un lungo “Stop” dovuto alla pandemia, l’azienda del rosolinese Giorgio Agosta torna quindi ad essere insostituibile tappa di studio da parte degli studenti delle università americane e europee. Oggi pomeriggio sono stati gli studenti del dipartimento di Geografia, Facoltà di matematica e scienze naturali dell’università di Zurigo, a far visita all’azienda di contrada Timponelli, in territorio di Ispica.
Accolti dallo staff dell’Agriblea il gruppo di studenti, accompagnati dal docente di geografia, Markus Egli, hanno avuto modo di apprendere i metodi della produzione biologica del pomodoro essiccato al sole in campo aperto, rimanendo affascinati dall’alto standard raggiunto nei processi di qualità e igiene adottati per la trasformazione del pomodoro.
“Come università non è la prima volta che visitiamo l’Agriblea -dice il professore Markus Egli-. Sono prodotti interessanti che gli studenti mangiano spesso a tavola, e oggi hanno modo di vedere come nasce questo prodotto, dall’essicazione alla trasformazione”.
Toccare con mano la relazione tra il paesaggio e il suolo è l’obiettivo delle università.
“Subito dopo il fermo dovuto alla pandemia -dice Giorgio Agosta-, sono riprese le visite aziendali da parte delle università che ricercano eccellenza e qualità. La Sicilia sud orientale è sicuramente un punto di riferimento per gli studenti internazionali e la nostra azienda ha avuto già una visita dall’università della Florida, la scorsa settimana, e oggi dalla Svizzera. E nei giorni a seguire avremo altre visite che ci daranno l’occasione di mostrare la bontà e la bellezza del nostro territorio”.