Itis, fare la scelta giusta per il futuro
Ogni anno migliaia di ragazzi in Italia sono chiamati ad una decisione che sarà fondamentale per il loro percorso futuro: la scelta della scuola superiore. L’età in cui tale scelta viene imposta è sicuramente troppo immatura considerando le ripercussioni che il percorso scolastico avrà sulla vita intera della persona, ma è anche vero che determinate tipologie di scuole conferiscono una preparazione teorica e tecnico-pratica tale da poter cambiare percorso senza troppe difficoltà qualora ci si renda conto che quello seguito non è quello giusto.
Nello scegliere la scuola superiore si devono valutare tanti fattori, primo fra tutti la propria vocazione e i propri interessi, senza però tralasciare un’analisi accurata del mondo del lavoro e delle figure richieste.
I cosiddetti “mestieri del futuro” sono soprattutto lavori che richiedono una profonda conoscenza delle tecnologie e degli strumenti informatici. Il nostro Paese, così come tutta l’Europa, è pieno di piccole e medie imprese sempre alla ricerca di tecnici specializzati, e la domanda di lavoro per queste figure professionali è veramente molto alta.
È quindi fondamentale un processo di formazione specifico come quello che può garantire un istituto tecnico industriale, che fornisce competenze spendibili non solo immediatamente nel mondo del lavoro ma fondamentali anche per chi voglia intraprendere un percorso universitario in qualunque ramo, come testimoniano i tantissimi diplomati dell’Itis di Rosolini: alcuni hanno iniziato a lavorare da subito nei più svariati settori, altri hanno intrapreso con successo la carriera universitaria non solo in materie pertinenti ma anche in settori totalmente estranei come Lettere e Filosofia, Chimica, Psicologia, Scienze dell’amministrazione e del governo, Professioni sanitarie, altri ancora sono diventati docenti o assistenti tecnici di laboratorio sempre nell’ambito della scuola.
L’istituto tecnico ha dunque dei punti di forza molto importanti: offre una preparazione teorica che permette il proseguimento della carriera scolastica con l’università e una preparazione tecnico-pratica che permette di inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro; attraverso i laboratori, inoltre, gli studenti toccano con mano quello che hanno studiato in teoria, e grazie alle esperienze di stage nelle aziende, mettono in pratica gli insegnamenti che hanno recepito. Il Perito elettronico ed elettrotecnico, infatti, ha le competenze utili da poter spendere nel mercato del lavoro, in particolare nel campo dell’automazione, dell’impiantistica, del monitoraggio delle energie alternative, dell’informatica, della progettazione realizzazione e collaudo di sistemi elettronici e di automazione. È dunque una scuola che forma l’alunno sotto tutti gli aspetti e che permette di scegliere agevolmente tra due strade, quella del mondo del lavoro e quella della formazione universitaria.
Secondo il Rapporto 2016 di AlmaDiploma, riportato in un articolo de “La Tecnica della Scuola” , importante giornale specialistico del settore, gli istituti tecnici sono un importante “passepartout” per il lavoro. Infatti, secondo quanto rilevato da AlmaDiploma, il tasso di occupazione dei diplomati Itis tocca il 47%, con punte che arrivano quasi al 60% per l’“Elettronica ed Elettrotecnica”, ovvero l’indirizzo dell’Itis di Rosolini, che fa parte del 1° Istituto superiore “Archimede”.
La parola agli alunni
Santo Boccaccio: “Fin da piccolo sono stato sempre incuriosito da tutto ciò che mi circondava, capire come funzionavano alcuni giocattoli o altri apparecchi. Per me quindi è stato naturale scegliere l’Itis, dove mi viene data la possibilità di coltivare ed approfondire la mia passione verso la progettazione, la programmazione e la realizzazione di sistemi ed automatismi elettronici. L’anno scorso ho realizzato un braccio elettronico, quest’anno mi sto cimentando nella progettazione e realizzazione di un drone, del quale ho già prodotto il “corpo” con la stampante 3D e adesso sto lavorando sulla parte hardware e software. Nel mio futuro, una volta diplomato, vedo l’iscrizione universitaria nella facoltà di Ingegneria Elettronica o Informatica, con l’obiettivo di potermi specializzare nella creazione di apparati, macchine e robot che possano essere utilizzati nel campo della medicina.”
Riccardo Pitino: “Ho scelto, cinque anni fa, di iscrivermi all’Itis senza contemplare un eventuale proseguimento degli studi universitari. Infatti allora pensavo di utilizzare il diploma per inserirmi subito nel mondo del lavoro, ma le cose che ho imparato in questi anni e la curiosità di poterle approfondire ulteriormente, mi hanno portato a prendere in considerazione la possibilità di un proseguimento universitario.”
Fabrizio Falco: “Sono molto entusiasta della scelta che ho fatto iscrivendomi all’Itis, mi appassionano tutte le materie ed in particolare quelle professionalizzanti, che al primo impatto possono sembrare difficili, ma i nostri insegnanti ci guidano passo dopo passo facendoci appassionare, anzi colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente per la loro disponibilità, spesso al di fuori del loro orario di lavoro. Dopo il diploma ho intenzione di iscrivermi presso la facoltà di Ingegneria informatica per poter lavorare in un settore che mi affascina da sempre.”
Giorgio Baglieri (a destra): “Non so se continuerò la carriera scolastica dopo il diploma, ma una cosa è certa, le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, che mi offre il diploma le voglio sfruttare al massimo. D’altronde la figura del Perito elettronico è molto ricercata dalle aziende ed inoltre dà la possibilità di svolgere la libera professione.”
Corrado Listo (a sinistra): “Quando mi sono iscritto all’Itis l’ho fatto un po’ per il consiglio dei miei genitori, un po’ perché mi interessava il tipo di scuola, che mi permetteva di mettere in atto la mia propensione verso le attività tecnico pratiche. Con la frequenza ho capito che le materie che studiavamo pian piano mi appassionavano e mi incuriosivano anche nella parte teorica.
Dopo il diploma penso che qualsiasi strada io decida di fare la potrò affrontare con sicurezza, grazie alla preparazione di base che la mia scuola ed i miei insegnanti mi hanno permesso di avere.”
Giovanna Alecci