Incendio doloso distrugge villa a Marina di Marza, è caccia al piromane

Incendio doloso distrugge villa a Marina di Marza, è caccia al piromane

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C’è la mano di qualcuno dietro all’incendio che ha devastato per la seconda volta nel giro di appena un anno, l’abitazione situata in contrada Marina di Marza di proprietà di P.L., noto artigiano rosolinese.

Lo scorso anno i dubbi e lo stupore furono davvero tanti: non solo non erano stati trovati elementi utili da far pensare al dolo ma il proprietario non riusciva a capacitarsi del perché qualcuno avrebbe dovuto agire per danneggiarlo in quanto in buoni rapporti con tutti. Si pensò, infatti, alla possibilità di un rogo nel terreno vicino che aveva poi successivamente interessato la struttura a causa del forte vento.

L’altro ieri, invece, sulla natura dolosa del rogo, e sul fatto che l’obiettivo dell’intento criminoso fosse proprio lui, non ci sono stati dubbi. Il circuito interno di video sorveglianza, installato a seguito dell’incendio dello scorso anno, ha ripreso un individuo incappucciato che sarebbe l’autore materiale del vile gesto.

Le fiamme hanno distrutto finestre, climatizzatori, due stanze da letto e i bagni che erano stati da poco risistemati in quanto distrutti dall’incendio dello scorso anno. E solo per puro caso un altro innesco non ha funzionato: sotto ad un gazebo esterno, infatti, erano stati accatastati diverse poltrone e sdraio, ma le fiamme si sono spente poco dopo.

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Sul posto sono giunti i Carabinieri di Ispica, competente per territorio, che hanno avviato le indagini acquisendo le immagini delle telecamere a circuito chiuso.

La scena che si è presentata è stata identica a quella dello scorso anno ma con una certezza in più: l’incendio è stato voluto da qualcuno che ha violato il perimetro per creare più danni possibili e intimidire l’artigiano rosolinese che, ancora oggi, non riesce a darsi una spiegazione sul perché qualcuno sia arrivato a compiere tale gesto.

“Quello che fa male è sentirsi dire “tu che hai fatto” -dice il proprietario-. Ma io non so veramente spiegarmi il perché di questo accanimento nei miei confronti. Sono in buoni rapporti con tutti e non ho ricevuto richieste di sorta. Tutta questa situazione è assurda e avere la certezza che dietro al rogo c’è la mano di qualcuno è davvero inquietante”.

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