In edicola il numero del trentennale del Corriere Elorino

In edicola il numero del trentennale del Corriere Elorino

Il 24 marzo è per noi una data importante, ma quest’anno è davvero speciale. Il Corriere Elorino compie 30 anni, un traguardo che ci inorgoglisce perché premia un giornale dell’estremo sud della Sicilia, dove non è semplice esprimere un pensiero senza condizionamenti. In una Rosolini dove spesso il panorama politico è stato “infuocato”, noi abbiamo cercato di raccontarvi con imparzialità le notizie, non trascurando di dare il nostro punto di vista con editoriali anche critici, molto critici, che hanno avuto l’obiettivo di far riflettere la gente su temi importanti. Dire che abbiamo avuto sempre ragione sarebbe troppo, ma la nostra onestà e la buona fede che ci contraddistingue, ci portano a continuare per questa strada, consapevoli che si può anche sbagliare pur di continuare a lottare per migliorare le sorti della città. E continueremo a provarci consapevoli che ancora oggi la città vive troppi problemi che devono essere risolti urgentemente.
Proprio in questo periodo abbiamo aperto un nuovo canale di comunicazione con il nostro sito www.corriereelorino.it, e nel corso dell’anno altre iniziative saranno intraprese.
Anche se non siamo bravi ad auto elogiarci, non potevamo far passare inosservata questa ricorrenza, perché se abbiamo raggiunto 30 anni un motivo ci dovrà pur essere. Ed il motivo principale è l’affetto e il sostegno che ci hanno consegnato con responsabilità i nostri lettori, affezionati da sempre alle pagine del Corriere Elorino, sin dalla prima copia, uscita il 24 marzo del 1985, in concomitanza con la domenica di “San Giuseppe”. E “San Giuseppe” ci ha protetto fino ad oggi.
Il pensiero principale oggi non può che andare a mio padre, Gigi Perricone, il direttore, il fondatore. Per 23 anni è stato sempre in prima fila, non tirandosi mai indietro per difendere i propri ideali, la propria città, i suoi cittadini, fino all’ultimo giorno. E’ deceduto il 7 marzo del 2008 proprio quando in tipografia era in stampa il suo ultimo numero del Corriere Elorino. Ha messo in campo tutta la sua passione per il giornalismo dando un contributo notevole per far progredire Rosolini: ed è grazie a persone come lui se la città ha avuto colpi di reni per uscire dal pantano in cui stagnava. Ci manca. Il testimone che ci ha lasciato non è semplice da portare avanti, rappresenta una grande responsabilità. Noi lo facciamo tenendo in mente i suoi insegnamenti e sono le sue parole che non mancano mai nelle nostre riflessioni.
Purtroppo qualcuno nell’ultimo periodo sembra averlo dimenticato. L’aver eliminato il cordone ombelicale che il Corriere Elorino teneva con l’Argentina è stato uno sbaglio. Sappiamo che non c’è niente di personale ma il lavoro ed il sacrificio di tanti anni avrebbero dovuto essere trattati meglio. E’ vero: a mio padre è stata inaugurata una sala a piano terra del palazzo comunale, la “Sala Gigi Perricone”. Doveva essere una sala stampa ma nel frattempo è diventata nuovamente la sede del comando dei Vigili Urbani. Ci chiediamo che senso abbia avuto fare questa operazione, ma non ce la prendiamo più di tanto. Lui continua a vivere nei nostri cuori e nelle nostre azioni, e nessuna targa, messa in posti particolari, potrà cambiare il nostro sentimento. Sta alle persone giudicare.
Ma guardiamo avanti. Un ringraziamento è doveroso a tutte quelle persone che nei 30 anni hanno collaborato con il Corriere Elorino. “Grazie” a tutti i nostri collaboratori, gli inserzionisti che ci permettono di “andare avanti”, alle “Grafiche Santocono”, e tutti i nostri lettori e sostenitori che sono i nostri veri “padroni”.
Al momento ci fermiamo qui. Vi terremo informati, come sempre, delle iniziative che intraprenderemo nel corso di questo anno per noi particolare.
Ferdinando Perricone

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