Il presidente Giuseppe Adamo: “Paternò rifletta e torni nel Mpl”
Pubblichiamo di seguito il documento integrale a firma del presidente del Movimento “Progresso e Libertà”, Giuseppe Adamo, dopo la dichiarazione di indipendenza del consigliere Vincenzo Paternò.
“Alcuni giorni orsono il consigliere Paternò mi notificava la sua volontà di uscire dal movimento e dichiararsi indipendente, giustificando tale decisione adducendo motivi di incompatibilità caratteriale ed incomprensioni con altri componenti del movimento, facendo riferimento alcuno a problematiche ed accordi di natura politica.
Il sottoscritto nella circostanza invitava il Paternò a riflettere su tale scelta prima di ufficializzarla; ribadendo che qualunque siano le ragioni, il dialogo e la dialettica di gruppo avrebbero, senza dubbio, aiutato a sanare le eventuali incomprensioni sorte e non perdere di vista i veri obiettivi del movimento per il raggiungimento degli scopi prefissati e cioè di lavorare ed essere determinanti per l’attuazione di una buona polita nell’interesse del paese e dei cittadini.
A seguito di tale colloquio mi attendevo una riflessione da parte del Paternò ma ho appreso con rammarico che il Nostro ha ufficializzato, con dichiarazione resa alla stampa, la sua formalizzata indipendenza e quindi la fuoruscita dal movimento MPL unitamente al Nobile Emanuele altro componente e socio fondatore del movimento.
Al riguardo, balza sempre più all’evidenza che da un excursus del quadro politico attuale il ricorso all’ indipendentismo è sempre più ricorsivo; voglio rammentare, in proposito, a tutte la parti in causa che un vecchio proverbio rosolinese recita che: “suli nun si sta beni mancu in paradiso” da ciò ne discende l’invito a fare gruppo, lasciando da parte le beghe personalistiche e prendendo coscienza del fatto che l’unione è indice di forza per fare il bene della collettività.
Personalmente ritengo che all’interno dei movimenti ci sono momenti di discussione e diversi modi di vedere su come affrontare e dare soluzione alle problematiche, ciò è soltanto indice di crescita e di normale dialettica nelle relazioni pur inducendo a volte, a fare un passo indietro dai propri interessi individualistici.
L’uscita dichiarata del Paternò, per il movimento MPL non è ritenuta come un divorzio quindi di natura definitiva, ma come una momentanea dissociazione e separazione che mi auguro alla luce di future riflessioni riporti nuovamente nella casa comune dell’MPL lo stesso quanto prima, in quanto l’MPL è un movimento aperto a tutti e non per caso i suoi dichiarati principi sono conformati a principi di progresso e libertà.
L’MPL ha cominciato, dopo la fase della sua formalizzazione, a lavorare, fare analisi delle problematiche ed impegnarsi per concretizzare anche piccole azioni per la città.
Tuttavia rimane la soddisfazione che il consigliere Paternò resti dentro la compagine della maggioranza in consiglio comunale”.