Il Ministero dell’Interno ha bocciato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato
Il Ministero dell’Interno ha bocciato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Una bocciatura, adesso definitiva. Poco più di un mese per “ripianare” la questione. Una prima comunicazione sul parere negativo era arrivata dal Ministero già a dicembre, ma si restava in attesa del decreto ufficiale.
La notifica del decreto è arrivata, tramite la stazione dei Carabinieri di Rosolini, il 22 gennaio, consegnata al sindaco Giovanni Spadola.
Dal giorno della notifica, è iniziato il conto alla rovescia: 45 giorni di tempo per presentare un nuovo piano, entro la prima settimana del mese di marzo. Il rischio, in caso di scadenza dei termini o in caso di una seconda bocciatura, è lo scioglimento del consiglio comunale di Rosolini.
Il provvedimento, firmato dal Sottosegretario di Stato On. Wanda Ferro, arriva dopo un parere negativo della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, che ha giudicato insufficiente il piano presentato dal Comune per risanare le casse dell’ente. A votare il bilancio, ricordiamo, furono solo i consiglieri di maggioranza: il parere negativo dei revisori dei conti, infatti, aveva portato i consiglieri di minoranza a non votare favorevolmente perché, avevano detto, “il Ministero non avrebbe mai approvato un piano con il parere negativo dei revisori”. Una questione “elementare”, per l’opposizione. La maggioranza però, con il “convinto invito” del sindaco Spadola e forte dell’appoggio della società Kibernetes (società esterna che ha redatto il bilancio), votò comunque favorevolmente.
L’amministrazione, e in particolar modo il sindaco, è sempre stato ottimista sul risultato finale e sembra esserlo ancora adesso, nonostante la dura bocciatura. Il Ministero, dal giorno dell’invio dell’ipotesi di bilancio, ha chiesto continuamente integrazioni al Comune: non tutte (come si legge oggi da decreto di bocciatura) sono state fornite. Il nodo maggiore di un bilancio che “non è in pareggio” per il Ministero è l’altissimo tasso di evasione delle entrate tributarie: quasi la metà delle tasse e dei tributi dovuti dai cittadini non viene incassata, creando un buco nelle casse comunali. O ancora, ad esempio, il costante ricorso alle anticipazioni di tesoreria, ancora da ripianare. L’ipotesi di bilancio 2019/2023, non dimostra “un percorso concreto di risanamento”.
Il sindaco, in un post su Facebook, ha detto di “essere al lavoro”, per fornire al Ministero, entro i termini, un piano che rimuove le cause della bocciatura. Un piano che, per legge, dovrà passare di nuovo in consiglio comunale. Lo stesso consiglio che rischia di essere sciolto: e sarebbe un fatto destabilizzante per Rosolini sul piano amministrativo e politico.