Il dramma del Rosolini Calcio, campionato fermo, introiti zero, e le spese che lo stanno affossando

Il dramma del Rosolini Calcio, campionato fermo, introiti zero, e le spese che lo stanno affossando

Che fine ha fatto il Rosolini Calcio, squadra che quest’anno ha fatto sognare i propri tifosi? E tutti i giocatori stranieri che militano nelle file della società? Lo abbiamo chiesto al presidente granata Piero Errante, non immaginando di trovare una situazione critica.

Perché mentre i campionati sono stati fermati per l’emergenza Coronavirus, le spese di “alloggio” continuano a presentarsi puntualmente ogni giorno. Affitti di case, bollette dell’energia elettrica, gas, generi alimentari, sono diventate insostenibili per la società granata che ha sulle “spalle” ben 6 giocatori di nazionalità argentina, alcuni dei quali con moglie e figli. Giocatori che sono in attesa di riprendere il campionato di Eccellenza, con i granata che si trovavano in terza posizione in classifica, ma che dopo lo “stop” sono rimasti “bloccati” in Italia a causa dell’emergenza coronavirus.

“E’ diventata una lotta quotidiana -ammette il presidente granata Piero Errante-. Tutti i giocatori argentini, al momento, sono diventati miei figli. Devo provvedere a tutto, dal pagamento dell’affitto, alle bollette della luce e del gas per non parlare dei buoni spesa che ho dovuto aprire tramite il Centro Commerciale Spadola che mi sta dando una grossa mano. È una situazione davvero dura e ammetto di aver anche dato uno sguardo su internet per cercare di comprare i biglietti aerei per farli rientrare nella loro Nazione, ma al momento non possono lasciare l’Italia”.

E mentre gli introiti sono a zero, tra mancato incasso delle partite della domenica e gli sponsor, il presidente Errante deve fare fronte a tutti gli impegni di “sostentamento”. Spese che oltre a metterlo in difficoltà, lo stanno stressando emotivamente.

“Bisogna pensare a tutto -aggiunge- soprattutto ai generi alimentari. Durante il campionato, infatti, il vitto era garantito dalle convenzioni con gli sponsor “Pizza Chef” che garantiva il pasto quotidiano a tutti i giocatori, con “Il Faretto” per i pranzi prima delle partite domenicali, e con il Bar Taormina del vice presidente Daniele Randazzo che garantiva colazione e merende. Adesso tutte queste attività sono chiuse e bisogna trovare soluzioni alternative. Nei prossimi giorni sentirò lo sponsor Angelo Floridia che ha già fatto tanto per la squadra”.

Soluzioni che si tramutano in un impegno finanziario che ricade sulle spalle del presidente Errante.

“Ho parlato con tutti i vertici della Lega per capire i tempi della ripresa del campionato -dice Errante-, ma nell’ambiente circola l’incertezza. E noi non possiamo vivere nell’incertezza. La volontà è quella di ultimare il campionato ma non si capisce bene come. Nel frattempo le spese mi stanno affossando. Non ce la faccio più. Ci sono famiglie da sfamare, che non possono più attendere aiuti promessi e che possibilmente non arriveranno mai, e tutto questo lo devo affrontare quando al momento anche la mia attività lavorativa è sospesa”.

E poi conclude: “Ho visto che in altri Comuni le amministrazioni sostengono la squadra in questo periodo di difficoltà, e per non andare lontano basta vedere la vicina Ispica che ha deciso di destinare 300 euro a testa ai due giocatori stranieri che militano nella squadra. A Rosolini, tramite il capitano della squadra, Emanuele Monaco, che è anche consigliere comunale di maggioranza, stiamo cercando vie alternative e non nascondiamo che ci siamo rivolti anche alla Caritas. Ma non può bastare. Ed in questo senso l’Amministrazione non si è fatta sentire”.

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