Il Coro Mater Dei intitolato alla memoria di Don Bruno: “Fortemente legati all’amore che ci hai donato”
Una serata commemorativa ieri sera in Chiesa Madre per onorare la vita e l’eredità di Don Bruno Carbone, nel giorno del suo compleanno, il 19 dicembre, occasione in cui il Coro Mater Dei è stato intitolato proprio a Don Bruno.
“È il giorno del suo compleanno- ha dichiarato la presentatrice, la professoressa Eleonora Cannizzaro-, quindi questa sarà una festa di compleanno che siamo certi di vivere in una comunione profonda con lui, per ricordarlo e per gioire insieme di tutto quello che lui ha donato nel corso della sua vita vissuta qui a Rosolini”.
Alla presenza del vescovo Salvatore Rumeo, dei parroci di Rosolini e, per il Comune, il Presidente del Consiglio Comunale Corrado Sortino, la serata ha alternato momenti musicali eseguiti dal Coro Mater Dei ai racconti di ricordi legati a Don Bruno e di lettere di affetto per esprimere al caro Don Bruno immensa gratitudine per quanto ha realizzato per la comunità rosolinese e per quanto arricchimento ha lasciato nella vita di tanti cittadini con la sua testimonianza di vita.
Una comunità stretta nel suo ricordo, che ha immaginato “di avere qui Don Bruno, averlo qui presente tra di noi, ed è a lui che stasera ci rivolgiamo, con ricordi e musica“.
Il coro “Mater Dei” della parrocchia Chiesa Madre di Rosolini nasce nel 2009 dall’intuizione di don Bruno Carbone, allora parroco della chiesa madre, di unire due realtà corali. Da ieri sera porta il suo nome.
Durante la serata sono state proiettate in uno schermo, alle spalle dell’elegante coro, immagini di Don Bruno, della comunità parrocchiale e audio e video delle sue significative omelie. Sono state ricordate le parole pronunciate dal vescovo durante l’omelia funebre di Don Bruno: “Don Bruno, nel farsi pellegrino di Vangelo vivo è riuscito a condividere le fatiche e le gioie, le sofferenze e le speranze di tanti fratelli e sorelle che ha incontrato nella sua giornata terrena”.
Tra i tanti fratelli e sorelle, i giovani della comunità parrocchiale che ieri sera in una lettera letta dalla professore Cannizzaro hanno parlato a Don Bruno come ad un padre: “Da quando non ci sei, sono successe tantissime cose. Qualcuno si è laureato, qualcuno si è fidanzato, qualcuno si è sposato, qualcuno ha iniziato a lavorare. Le nostre vite sono andate avanti. Sai cosa non è cambiato? Non è cambiato il fatto che trascorriamo ancora molto tempo a parlare con te e a parlare di te. Noi giovani cresciuti con te siamo rimasti e rimarremo per sempre fortemente legati all’amore che ci ha donato, alle esperienze vissute insieme e alla consapevolezza che c’è qualcosa che va o oltre l’invisibile e questo ce lo hai dimostrato con la tua vita fino alla fine. Ci manchi e speriamo che tu sia orgoglioso di noi”.