Il consigliere Giurato: “L’opposizione trasforma Rosolini in una succursale di Medellin, basta con le cazzate”
“Ci sono bombe e bombe. Bombe di cazzate che aleggiano sulla città di Rosolini”.
Inizia così una nota del consigliere dei Giovani Rosolinesi Daniele Giurato, in risposta alle dichiarazioni dei consiglieri di opposizione esternate nel corso degli ultimi due consigli comunali, che, per Giurato, hanno come obiettivo quello di “destabilizzare il quieto vivere della città o innescare forze esterne per mandare a casa questa amministrazione?”.
Giurato non è intervenuto in aula, ma adesso ha inteso inviare una nota alla nostra redazione.
“Rosolini come Medellin -scrive Giurato-, il cartello dei colombiani specializzati nel traffico internazionale di droga. C’è un ma… Bisogna scoprire chi è l’Escobar locale. Ci troviamo di fronte ad una minoranza che vuole destabilizzare il quieto vivere della città. Ed allora giù con il traffico della droga, la criminalità organizzata, i furti, i migranti minorenni che girano per le strade della città e sono un pericolo per i cittadini (alla faccia della solidarietà e dell’integrazione) i raid dei vandali e quasi tutti i reati del codice penale. Qual è l’obbiettivo di questa minoranza? Forse quella di innescare forze esterne per mandare a casa questa amministrazione?”.
E poi aggiunge: “Nell’ultima seduta del consiglio comunale abbiamo assistito ad attacchi scomposti da parte della minoranza che ha preso di mira il presidente del Consiglio comunale. Difficile trovare persone perbene come Corrado Sortino, un professionista conosciuto e stimato da quanti lo conoscono. Il vero problema è che la minoranza viene in Consiglio per distruggere per fare lo show in streaming e se la prendono con Corrado Sortino che fa rispettare le regole. Tre consiglieri della minoranza, Di Rosolini, Gerratana e Cavallo hanno scambiato l’aula istituzionale per una piazza pubblica. I comizi fateli fuori dal Palazzo”.
Per Giurato, invece, “questa amministrazione paga gli errori di chi ha governato Rosolini nel passato. Una città senza vigili urbani, vigili del fuoco e neppure in passato c’erano polizia e Guardia di finanza. Il nostro sindaco Spadola sull’ordine pubblico ha affrontato a più riprese la questione con il prefetto Scaduto, con i vertici dell’Arma e con il comandante della Compagnia di Noto. La risposta che ha ricevuto è stata quella che a “Rosolini stiamo lavorando per monitorare il territorio”. La situazione è uguale ad altre realtà della provincia di Siracusa e non ci sono né uomini, né donne da potere inviare a Rosolini”.
E poi conclude: “Noi di Giovani Rosolinesi siamo pronti a fare le ronde di notte e l’opposizione che non parla mai di programmi e progetti, potrebbe unirsi a questa nostra provocazione.
Ci sentiamo di ringraziare pubblicamente il sindaco Giovanni Spadola per il lavoro che svolge per migliorare la vivibilità della città distrutta da quelli che oggi si ergono a Paladini di Francia”.