Il Commissario Cocco chiude i bagni pubblici: “La paratia diventata rifiugio orinatorio”
Lo stato di degrado in cui versava l’esterno dei bagni pubblici di Piazza Masaniello, vicino al Palazzo Comunale, è stato oggetto di svariate segnalazioni, anche a mezzo stampa. L’appello, rivolto al Commissario, è stato sempre uno: cercare di trovare una soluzione per quel luogo che era diventato, nonostante la presa di bagni pubblici, un vero e proprio – detto volgarlmente- pisciatoio esterno.
L’ORDINANZA
Ma nonostante il problema fosse appunto “esterno”, e non interno ai locali, il Commissario Giovanni Cocco ha deciso di tagliare la testa al toro e chiudere immediatamente i bagni pubblici, con la rimozione anche della paratia in metallo (installata all’epoca dall’amministrazione Corrado Calvo) che – scrive il Dott. Cocco nella sua ordinanza – “funge da rifugio orinatorio” comportando un degrado igienico sanitario.
La decisione di chiusura immediata e smantellamento della paratia è stata presa – si legge sempre nell’ordinanza- perchè “non viene comunque assicurata la continuità del servizio di apertura e pulizia dei locali adibiti a bagni pubblici”.
LA CUSTODE, MARIA DI MARI
Ad occuparsi della pulizia e della custodia dei bagni è in realtà- dal settembre 2019 (a seguito di iniziativa dell’amministrazione Pippo Incatasciato) la signora Maria Di Mari che da quasi due anni svolge un servizio di volontariato per pulizia e custodia dei bagni di Piazza Masaniello e del Parco Giovanni Paolo II, con un rimborso spese di 200 euro al mese.
Solo il 27 gennaio scorso la signora Di Mari si è vista rinnovare il contratto di custodia e pulizia per un altro anno, ma oggi apprende della chiusura dei bagni di Piazza Masaniello, a lei non ancora comunicata.
“Fino a ieri sera- dice- ho aperto i bagni pubblici e li ho completamente puliti con abbondamente acqua. C’era pure un tappo nel lavandino che ostruivalo scolo dell’acqua e l’ho rimosso, procedendo alla pulizia totale. Ho chiuso i bagni a mezzanotte perchè ho visto che in Piazza Masaniello c’era tanta gente e ho ritenuto opportuno prolungare l’ora del servizio”
Intanto la signora Di Mari informa che non ha ancora ricevuto il rimborso spese di 200 euro nè per il mese di maggio nè di giugno. “Ho dovuto provvedere io, di tasca mia, all’acquisto dei detersivi. Non capisco perchè questa chiusura, di cui comunque ancora non ne so nulla. I bagni dentro sono pulitissimi. Se la sporcizia è fuori o vicino alla paratoia non è certo imputabile al mio lavoro ma all’inciviltà di qualcuno”.
LA TESTIMONIANZA DI UN RESIDENTE
A commentare la chiusura e la rimozione della paratia è anche chi abita proprio di fronte ai bagni pubblici che da anni assiste al degrado e all’odore nauseante: “All’esterno è una sporcizia indescrivibile, si fermano dietro la paratia e fanno i loro bisogni. Se davvero la rimuovono ne sarò felicissimo, anche se la chiusura totale non è la scelta giusta dato che i bagni internamente sono pulitissimi e sono testimone del fatto che la signora se ne occupa con estrema attenzione e cura”.