Il “carrubo” dell’artista Pitrolo varca la Sicilia: la sua arte anche a Budapest e Milano
“Tutto è iniziato nel 2018 quando ero prossimo al ritorno espositivo in pittura dopo quasi due anni di pausa. Mi arrivò una chiamata da una casa editrice che colpita dagli argomenti trattati decise di contattarmi per offrirmi una pubblicazione su un magazine d’arte”.
E cosi, è bastata la telefonata di una casa editrice e da allora, per il giovane Gianluigi Pitrolo – per cui dipingere, come dice sempre, “non è un hobby ma transazione di emozioni che diventano realtà” – gli imbocchi per le strade dell’arte sono stati innumerevoli e prestigiosi. Tantissimi gli inviti ricevuti per partecipare a mostre ed esposizioni (come la Milano Fashion Week) mentre nel frattempo, Gianlugi, aveva già aperto il suo show room in corso Savoia e avviato una collaborazione, “La terra tra i due mondi”, con lo scrittore rosolinese Giuseppe Gallato.
Protagonista delle sue opere è sempre il carrubo, incorniciato dai colori della Sicilia, dal suo grano e il suo cielo che il grande talento di Pitrolo, ha trasformato – e continua a trasformare- in un flusso di emozioni che fanno di questi simboli siciliani un’icona di appartenenza per noi e di stupore e curiosità per chi la Sicilia non l’ha ancora mai vissuta.
Proprio per questo, oltre che per il suo talento, i temi e i soggetti delle opere di Gianluigi hanno ispirato non solo esposizioni d’arte siciliane ma anche di Roma, Salerno e addirittura Budapest.
Al palazzo Ferrajoli di Roma, il 7 ottobre, l’artista ha partecipato ad una collettiva d’arte, dal prossimo 21 al 26 ottobre è approdato a Battipaglia mentre a metà novembre ad attendere la sua arte sarà la “Pinter Galeria” di Budapest, oltre a varie tappe siciliane con Modica e Palermo.
“Modica è una tappa che desideravo da tempo – ci racconta l’artista- in quanto ho studiato lì e dopo 5 lunghi anni non ci ritorno più da studente. Ora che tutti i miei sogni nel cassetto cominciano a concretizzarsi, sono pronto a gratificare la città che tanto mi ha dato, ringraziando sempre i professori per tutto quello che mi hanno trasmesso, in primis il mio primo mentore Giovanni Cerruto che ha creduto sempre nelle mie potenzialità”.
Ma il simbolo della nostra città, il carrubo, grazie all’arte di Gianluigi supera di gran lunga i confini rosolinesi e modicani. Questo carrubo che per l’artista rappresenta il suo “viaggio introspettivo all’interno dell’arte, un punto fermo in un mondo dinamico”, nel 2020 incontrerà anche Vittorio Sgarbi, come ci racconta Gianluigi:
“Sono ancora tantissime le tappe per cui aspetto conferma nel 2019, nonostante avrò all’attivo, con certezza, 6 partecipazioni, la più prestigiosa Budapest. So di certo però che per il 2020 mi aspetta una delle tappe più importanti che mai avrei immaginato: “Milano con Vittorio Sgarbi”.
Gianluigi è stato infatti selezionato per il 2020 come artista emergente nell’annuario degli artisti prodotto dall’Arnoldo Mondadori. Una manifestazione, quella di Milano, a cui parteciperanno molti personaggi di spicco. Ma Rosolini, la culla della sua ispirazione e la sua patria, “non si abbandona né si dimentica”;
“Mi sto impegnando – dice- affinché ogni anno possa organizzare una personale nel paese in cui sono cresciuto, non solo per il legame che ho con questa terra, ma soprattutto perché la mia arte nasce qui, tra i nostri carrubi, i nostri cieli, il grano e tutto quello che la natura ci offre. Tante altre tappe mi attendono ma da solo non ce l’avrei mai fatta; grazie quindi alla mia famiglia, alla mia ragazza e a tutti i miei amici che sono la mia forza e la mia spalla”.
Un in bocca al lupo al nostro artista è d’obbligo; tutti i rosolinesi facciamo il tifo per te.