Il 50% non paga la Tari. Assenza (PD): “Sono 25 milioni i crediti non riscossi”
I numeri che sono usciti ieri sera dal conto consuntivo 2017 sono allarmanti. Numeri che hanno fatto emergere un dato su tutti e cioè l’incapacità del Comune di introitare le tasse con un conseguente inceppamento di tutta la macchina amministrativa. E se non si riesce a mettere in pratica le misure inserite nel piano di riequilibrio il Comune è destinato al dissesto finanziario.
A sottolineare questo dato è stato ieri il consigliere comunale del Pd Pietro Assenza, presidente della commissione bilancio, che si è soffermato su due numeri in particolare, i “17 milioni di euro di debiti verso i fornitori e gli oltre 25.000.000 di euro di crediti vantati invece dal Comune per tasse non pagate dai cittadini. Una differenza di 8 milioni con i quali sistemeremmo le casse comunali -ha detto Assenza-. Oggi non si riescono a pagare gli stipendi, in ritardo di 3 mesi, ma incassando questi tributi non ci sarebbero problemi. Esorto l’ufficio tributi nel mettere all’opera tutto il possibile, cercando di non vessare i contribuenti, per recuperare queste somme. Per le fasce più deboli con Isee basso si può mettere in atto il meccanismo del baratto amministrativo”.
Una evasione allarmante che si attesta a oltre il 30% per il canone idrico e del 50% per la tassa sulla spazzatura. In pratica un cittadino su due non paga la Tari.
“Con queste percentuali è chiaro che i residui attivi aumentano -ha detto il ragioniere capo del Comune di Rosolini, Carmelo Lorefice-. L’ufficio tributi è stato sempre a disposizione per venire incontro alle esigenze dei cittadini come l’attivazione della rateizzazione con rate anche di 50 euro. Il futuro di questo Comune è nelle mani dei cittadini in termini di pagamento delle tasse”.