Il 18 agosto doppio appuntamento a Rosolini: si intitola una via a Turiddu Spatola e si presenta il libro “La Storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia” scritto dal figlio Giuseppe Spatola
Doppio appuntamento il 18 agosto a Rosolini con due eventi sulla carta apparentemente distanti tra loro, ma estremamente uniti dal medesimo destino cronista, dedicato alla passione e al racconto della Verità e della Realtà, oltre che dallo stesso “sangue”: verrà intitolata una via di Rosolini, antistante al Martin Luter King, al giornalista “Turiddu” Spatola e parallelamente il figlio Giuseppe, anch’egli giornalista, presenterà alla nostra città la sua ultima opera letteraria, “La Storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia”, un libro scritto sul campo durante i mesi più intensi dell’epidemia.
“La Storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia”, fa tappa dunque anche a Rosolini. Il libro edito Typimedia Editore, e scritto dal giornalista Giuseppe Spatola, rosolinese da anni residente in Lombardia, vicepresidente dei cronisti lombardi già al Corriere della Sera, inviato di Bresciaoggi e corrispondente lombardo di Agi, verrà presentato il 18 agosto alle ore 19:00 alla Villetta Cultrera (la cosiddetta Villetta degli Innamorati).
L’evento, che è stato Patrocinato dal Comune di Rosolini, sarà condotto dal giornalista Pippo Cascio che modererà il racconto narrato dallo stesso autore, che ha vissuto sul campo quei terribili giorni, e che partirà dall’abbraccio simbolico tra Bergamo e Brescia, per arrivare a raccontare il miracolo dell’ospedale da campo, costruito dagli Alpini in appena otto giorni.
“La Storia del Coronavirus a Bergamo e Brescia” ripercorre difatti i mesi che hanno cambiato la vita di migliaia di persone e in alcuni paesi hanno cancellato un’intera generazione di uomini, donne, nonni e nonne. È un viaggio nell’epicentro della pandemia lombarda, dove il Covid-19 si è portato via 5mila persone e ha contagiato oltre 25mila persone.
La presentazione del libro, sarà preceduta dall’intitolazione, alle ore 18:30, della via antistante il plesso scolastico “Martin Luther King” , appunto l’educatore e giornalista Salvatore Spatola, detto “Turiddu“, un rosolinese che ha vissuto la sua vita in Val Camonica, gornalista di spicco che ha collaborato con Rai, Corriere della Sera, IL Giorno, un “maestro” che ha sempre portato Rosolini nel cuore, paese che ha scelto per il suo eterno riposo”, e che oggi l’Amministrazione e la comunità rosolinese tutta gli rende omaggio con questo riconoscimento, “per essersi distinto per il proprio impegno nell’ambito della cultura e per le proprie opere professionali nel tessuto sociale”.