Il 1° Istituto Superiore Archimede presenta la “Settimana della cultura”
Grande successo quello riscosso dalla settimana della cultura organizzata dal I istituto superiore “Archimede” di Rosolini dal 9 al 14 febbraio. Tantissimi gli appuntamenti che hanno coinvolto i ragazzi, gli insegnanti e la cittadinanza, nel corso dei quali sono stati trattati temi fondamentali per la crescita e lo sviluppo dei ragazzi e per farli diventare cittadini attivi, consapevoli e competenti.
«Abbiamo voluto organizzare questa settimana della cultura – spiegano i rappresentanti di istituto Domenico Monaca e Giorgio Di Stefano per l’Itis, Daniele Di Rosolini per l’Ipct e Alberto Calvo per il Liceo – perché riteniamo che sia giusto trattare non solo gli argomenti che normalmente fanno parte del sistema di studi scolastico, ma anche di quelle tematiche che sono più vicine a noi e che ci interessano maggiormente ma che spesso sono taciute o addirittura trattate come tabù. Speriamo che questa possa essere solo la prima di una lunga serie di edizioni».
Ad aprire la settimana della cultura due conferenze su tematiche tanto attuali quanto scottanti, di cui non si parla mai abbastanza con i giovani: l’incontro con lo psicologo e psicoterapeuta Francesco Marciante sul tema “Alcol e droga nell’età adolescenziale” e quello sulle malattie infettive quali l’Ebola o le malattie sessualmente trasmissibili con il primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Modica, Antonio Davì. Martedì 10 febbraio lo psicologo e psicoterapeuta Alfonso Nicita ha trattato il tema del cyber bullismo, dei pericoli di internet e delle nuove dipendenze, mentre nel pomeriggio il presidente nazionale dell’ordine degli psicologi Fulvio Giardina ha parlato del tema delicato del rapporto genitori-figli nella società post moderna, costruendo un dibattito valido e partecipato con i numerosi docenti e genitori presenti. Altro tema molto sentito, trattato mercoledì 11 febbraio, è quello della prevenzione dei tumori e la sessualità nell’età adolescenziale, su cui hanno delucidato i ragazzi il medico Francesca Micieli e il ginecologo Antonio Sipione. Ancora di malattie infettive si è parlato giovedi 12 febbraio al liceo col medico del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Modica Antonella Di Rosolini, mentre i ragazzi dell’Itis hanno trattato il tema quanto mai attuale della corruzione con l’ex ispettore della Polizia di Stato Massimo Prado e autore del libro “Le mie scampate prigioni”. Venerdì 13 febbraio i ragazzi la mattina e l’intera cittadinanza nel pomeriggio hanno potuto assistere alla presentazione del libro “Così non si può vivere. Rocco Chinnici: la storia mai raccontata del giudice che sfidò gli intoccabili”, alla presenza dei due autori e giornalisti Fabio De Pasquale ed Eleonora Iannelli e del procuratore della Repubblica di Siracusa Francesco Paolo Giordano.
L’incontro di chiusura della settimana della cultura, che si è svolto sabato 14 febbraio all’oratorio Buon Pastore, ha visto al tavolo dei relatori la deputata nazionale del Movimento 5 Stelle Maria Marzana e lo scrittore e giornalista Pino Aprile, che hanno trattato il tema della letteratura meridionale. «Gli autori meridionali – ha spiegato Pino Aprile – sono stati esclusi dai programmi ministeriali nel 2010, ma questa è solo l’ultima delle manovre dello Stato per fare sentire noi meridionali inferiori: pensiamo prima alle migliaia di meridionali uccisi nel fare l’unità d’Italia, pensiamo alle industrie del sud che hanno boicottato e smontato perché non producessero più, ai soldi che ci hanno rubato, alle leggi che approvano per fare in modo che le nostre scuole rimangano le più povere, disagiate e danneggiate d’Italia. Pensate a tutto questo e indignatevi, perché solo la vostra indignazione potrà forse cambiare le sorti del nostro sud». L’onorevole Marzana, dal canto suo, ha promesso che farà «quanto in mio potere per far reintrodurre nei programmi ministeriali gli autori meridionali che sono stati ingiustamente esclusi e di cui due sono addirittura vincitori di premi Nobel, Salvatore Quasimodo e Grazia Deledda».
Soddisfatto si dice il dirigente Giovanni Di Mari, secondo cui «la settimana della cultura è stata organizzata perchè la scuola si mettesse in gioco nel territorio, uscendo dalle quattro mura dell’istituto. Noi dobbiamo farci promotori di cultura nella città, dobbiamo lavorare in sinergia con i cittadini per creare una rete di contatti e far sì che la scuola non sia solo lezioni all’interno delle classi ma stimolo continuo per i nostri ragazzi, trattando anche temi che non sono tradizionale oggetto di studio ma che sono fondamentali per lo sviluppo corretto dei nostri figli, gli adulti di domani. Ritengo che questa iniziativa – ha concluso Di Mari – sia riuscita nell’intento, creando interesse nelle numerosissime persone che sono intervenute nel corso dei vari incontri ».
Giovanna Alecci