I sindaci pronti a chiudere le scuole, ma si resta in attesa dell’ordinanza di Musumeci
Tutti i sindaci della Provincia di Siracusa sono concordi con la chiusura delle scuole, ma hanno le mani legate. Si resta in attesa dell’ordinanza di Musumeci.
264 i positivi a Rosolini oggi, un dato in costante aumento, con un nuovo numero di positivi ogni giorno che non è mai stato così alto: solo oggi sono stati 53 i nuovi casi comunicati dall’Asp. Non va meglio nel resto della Provincia di Siracusa.
Una situazione che ha cominciato a preoccupare non pochi genitori, ma anche gli stessi docenti, per l’imminente rientro a scuola e il rischio di trasformare le classi in veri e propri focolai, ma una situazione che preoccupa allo stesso modo anche tutti i sindaci della Provincia di Siracusa che poco fa hanno incontrato in videoconferenza i vertici Asp e il Prefetto di Siracusa, la Dott.ssa Giusi Scaduto.
“Dalla riunione è risultato – ci dichiara il sindaco Giovanni Spadola – che tutti i sindaci sono concordi con la chiusura delle scuole, pericoloso il rientro a scuola per giorno 10 gennaio in questa allarmante situazione”.
I sindaci però hanno le mani legate. A bloccarli è la Regione. Non è previsto che i sindaci agiscano autonomamente a livello comunale, per cui è solo l’ordinanza del Presidente Nello Musumeci che potrebbe bloccare il rientro a scuola.
Un’ordinanza dovrebbe arrivare entro stasera, dirottando ufficialmente la Sicilia in zona arancione con conseguente sospensione delle attività scolastiche in presenza.
Il sindaco Giovanni Spadola aveva comunque pensato di “giocare d’anticipo”, battendo sulla prevenzione e acquistando ben 4000 tamponi in collaborazione con il Dottor Nino Cavarra, da effettuare gratuitamente a tutti gli studenti di Rosolini prima del ritorno a scuola. Una mossa che sarà, se non annullata, sicuramente rimandata, dato che non si sa ancora se giorno 10 gli studenti rientreranno o meno in aula.