I migranti ripuliscono Rosolini e anche il sindaco Corrado Calvo dà una mano
Anche il sindaco Corrado Calvo a lavoro per ripulire la città. Stamattina, assieme ai rifugiati politici del centro di accoglienza di contrada Timparossa, il primo cittadino ha imbracciato il tagliaerba per ripulire il parco Giovanni Paolo II dalle erbacce.
L’azione di pulizia da parte dei rifugiati politici continuerà anche domani per ultimare i lavori al parco Giovanni Paolo II e si inquadra nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto tra il centro di accoglienza di contrada Timparossa e il Comune di Rosolini. Ieri era stata la volta della rotonda in contrada Perpetua ad essere ripulita mentre nei prossimi giorni l’azione dei migranti passerà dal cimitero comunale.
“E’ un modo –ha detto il sindaco Corrado Calvo-, per alimentare la convivenza civile con questi popoli che sono dovuti fuggire dalla propria terra per non morire. Oggi vengono impegnati in questi lavori a beneficio della cittadinanza in forma completamente gratuita e spero che possano essere motivo di emulazione di nostri concittadini che in forma associativa a singolarmente possano dedicare parte del loro tempo a contribuire alla crescita sociale e cultuale della nostra città. Lo scambio culturale e sociale tra questi soggetti e la nostra comunità è importante in modo che si possano sentire rispettati e possano nello stesso tempo rispettare meglio le nostre leggi e le nostre tradizioni. Noi siamo la città nella provincia di Siracusa con il più alto numero di residenti extracomunitari e la nostra città è riconosciuta dalla prefettura come città di accoglienza per aver dato segnali evidenti ai principi della solidarietà e accoglienza attraverso anche l’ospitalità data ai morti in mare seppelliti nel nostro cimitero. Questa forma di collaborazione tra l’amministrazione comunale e questi centri siano le risposte più belle ad un stato d’animo negativo che si alza quotidianamente da qualche parte sia dei cittadini che non vedono bene queste forme di convivenza”.
Il sindaco Calvo risponde anche a chi pensa che questi interventi possano in qualche modo togliere lavoro ai lavoratori di utilità collettiva.
“Gli extracomunitari non sono qui per rubare lavoro a nessuno tant’è che lo fanno in forma gratuita –aggiunge-. I Luc si attivano fin tanto che in bilancio comunale sono previste delle somme nel capitolo, somme che il Comune di Rosolini ha esaurito mettendo a lavoro oltre 250 famiglie. Fin quando il capitolo dei luc non sarà rimpinguato saremo sempre disponibili a sottoscrivere protocolli d’intesa con associazioni o gruppi così come è stato con il centro di accoglienza. Siamo inoltre ancora in attesa che il consiglio comunale deliberi il baratto amministrativo per consentire a tanti cittadini di poter collaborare con l’amministrazione e svolgere lavori di utilità collettiva ed avere in cambio sgravi fiscali”.
Ed infine: “Non dobbiamo dimenticare che ieri è stata la giornata del rifugiato e in tutto il mondo di sono sviluppate forme di adesione verso i rifugiati. Il Comune di Rosolini ha inteso fare questo con l’associazione “Cavalieri di san Valentino” che, ospitando un certo numero di extracomunitari minori rifugiati, hanno partecipato al giubileo degli amministratori e in quella sede con il don Bruno Carbone abbiamo introdotto questo passaggio sui rifugiati ed extracomunitari che stanno lottando per mantenersi in vita. Poi con la pulizia dei rifugiati del centro di accoglienza abbiamo omaggiato questa giornata del rifugiato. Un’azione di enorme valore sociale che qualcuno forse non comprende. Noi ci crediamo e andiamo avanti in questa direzione”.
Per il responsabile del centro di accoglienza di contrada Timparossa, Giovanni Arena, “è un gesto che i migranti hanno voluto fare in forma libera e senza essere stati forzati da nessuno. Un segnale dato ai rosolinesi per ringraziarli dell’ospitalità data. Sono felici di farlo e sono contenti quando qualcuno li ringrazia”.