“Ho rischiato la vita per mezza pasticca di ecstasy”; la storia di Giorgia Benusiglio coinvolge gli studenti

“Ho rischiato la vita per mezza pasticca di ecstasy”; la storia di Giorgia Benusiglio coinvolge gli studenti

Da quando la sua vita è stata stravolta da mezza pasticca di ecstasy tagliata con veleno per topi, la determinata e coinvolgente Giorgia Benusiglio racconta la sua testimonianza in paesi di tutta Italia. Oggi è stata la sua seconda volta a Rosolini, dopo 5 anni, (l’ultima volta aveva parlato agli studenti dell’Ipaa) per una tre giorni all’insegna delle sue testimonianze destinate ai giovanissimi degli istituti rosolinesi S. Alessandra, D’Amico, De Cillis, Liceo e Ipct.

Stamattina, l’incontro di apertura all’Auditorium Attilio Del Buono ha letteralmente catturato gli studenti, attenti e commossi oltre che grati alla rosolinese Gianna Calvo, amica di Giorgia e ideatrice di questo straordinario e formativo incontro dopo il successo di 5 anni fa.

Da sinistra: Gianna Calvo, Giorgia Benusiglio, l’Ass. Rosina Collemi e il sindaco Pippo Incatasciato

Solo poco prima dell’incontro con Giorgia, la platea di studenti aveva guardato il film “La mia seconda volta” tratto proprio dalla vera storia di Giorgia la cui vita a soli 17 anni viene stravolta per sempre. E poi, ai microfoni, Gianna Calvo ha annunciato l’arrivo della protagonista tra l’entusiasmo e l’emozione di tutti gli studenti. Ad accogliere Giorgia, oltre agli alunni, anche il Sindaco Pippo Incatasciato e dall’Assessore all’Istruzione Rosina Collemi.

Una mezza pasticca di ecstasy tagliata con veleno per topi aveva ucciso Giorgia, poi miracolosamente salvata, nel lontano 1999, grazie ad un trapianto di fegato. Dopo 3 anni l’amara scoperta di un cancro. Giorgia, oggi una bellissima donna e una psicologa dalla grande forza comunicativa, ha deciso di trasformare la sua esperienza in una lezione di vita, informando e parlando ai ragazzi sui rischi legati all’assunzione di droghe.

Giorgia Benusiglio parla agli studenti

Prima di fare una scelta chiedetevi: ma io sarei in grado di superare 17 ore di intervento? – ha raccontato stamattina Giorgia ai ragazzi-, “sarei in grado di superare anche solo una delle cose che ha superato Giorgia? Sarei in grado di assumere ogni giorno farmaci per poter restare in vita? Perchè io oggi sono in vita solo grazie a questi quotidiani farmaci, per una leggerezza fatta a soli 17 anni. Poco prima di entrare in coma dissi a mia madre che volevo tornare indietro. Solo che, cari ragazzi, la vita non è un film e le conseguenze purtroppo dobbiamo affrontarle tutte. Non sprecate la vostra vita, e non fatelo perchè ve lo dico io o perchè ve lo dicono mamma e papà, ma fatelo per voi stessi perchè solo in voi dovrete poi trovare la forza per affrontare tutto”.

Da una tragica vicenda personale, Giorgia è riuscita a uscirne con un obiettivo preciso: convincere i ragazzi che oggi hanno la sua età di ieri a non usare mai alcun tipo di droga per non rischiare, come lei, di sprecare la vita. Giorgia Benusiglio ha già tenuto più di 3mila conferenze e ogni anno incontra circa 90mila persone in tutta Italia. Oggi arriva a Rosolini, per gli studenti sì, ma anche per gli adulti perchè come ha detto Gianna Calvo: “Purtroppo chi fa uso di droghe non è sempre figlio di qualcun altro ma può essere anche nostro figlio“. Da qui l’idea di questa valida forma di prevenzione, in una Rosolini in cui i giovani hanno necessità di essere “preparati” ai vizi letali del mondo esterno.

La nostra comunità e noi amministratori ci stiamo mostrando sempre più aperti a incontri di questo tipo in cui a parlare sono proprio giovani che hanno vissuto i drammi sulla propria pelle – ha concluso il Sindaco. “Solo qualche settimana fa i ragazzi di Chiara Amirante e oggi Giorgia Benusiglio: quale momento più forte se non le dirette esperienze personali? Grazie a Giorgia, grazie a Gianna per aver ideato l’incontro e grazie a tutti i ragazzi che ho visto attenti e coinvolti”.

 

 

 

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