“Hai permesso che la nostra primavera fiorisse anche in questo periodo”, la lettera degli alunni della I E dell’Istituto De Cillis al loro Preside Di Lorenzo

Pubblichiamo una lettera arrivata in redazione dagli studenti della classe I E dell’Istituto De Cillis e destinata al Preside Giovanni Di Lorenzo, il loro “Hihlander” – così come lo chiamano. Un ringraziamento vero e sentito da parte degli alunni: “Non hai lasciato fuori nessuno – dicono- ,hai distribuito personalmente i tablet agli studenti che non potevano connettersi, hai permesso che la nostra primavera fiorisse anche
in questo periodo”. Il testo: 

Gentile Direttore, siamo degli studenti della scuola secondaria De Cillis di
Rosolini, e precisamente della I E. Le chiediamo gentilmente di volere
pubblicare sul suo giornale la nostra lettera di ringraziamento per il nostro
Preside, Prof. Giovanni Di Lorenzo, per tutto quello che ha fatto e sta
facendo per tutti noi.

“Carissimo Preside,
siamo i Suoi alunni della I E. Non mettiamo i nomi perché Lei ci conosce
tutti, così come conosce tutti i Suoi ragazzi e le loro vite.
Approfittiamo del Corriere Elorino per ringraziarLa apertamente e
pubblicamente per tutto quello che ha fatto, e sta facendo per noi in
questo momento.
Il 5 Marzo la nostra vita è cambiata all’improvviso. Dalla spensieratezza
del Carnevale, dove sul palco ringraziavi i “tuoi ragazzi”, siamo passati in
una realtà ovattata e sospesa. Siamo usciti da scuola come tutti i giorni,
ma non vi abbiamo fatto ritorno. Le nostre giornate fino a quel momento
erano scandite da un ritmo quotidiano all’interno della scuola, e dal suono
della campanella. Perché a scuola passavamo gran parte della giornata:
tra i verbi di francese e le avventure di Ulisse, tra i numeri primi e l’arte
romana, tra lo studio dei metalli e le note musicali, tra gli esperimenti di
scienze in laboratorio e l’ascolto dell’inglese, tra la Sicilia e la Sardegna e
lo studio del corpo umano per un’ottima prestazione sportiva, tra le stelle
del Piccolo Principe e la comprensione della Tempesta dei Gen Verde. Di
pomeriggio rientravamo a scuola. Chi per le lezioni di oboe, chi per le
lezioni di tromba o informatica, chi per le lezioni di chitarra. Ma,
all’improvviso tutto questo ci è mancato.
Ma per poco.
Perché come sempre è arrivato il nostro Preside ad aiutarci. Il nostro
Hihlander, come ti chiamiamo noi. E come facevi a scuola hai fatto
anche in questo periodo. Sempre, nel giusto, dalla parte dei Tuoi
ragazzi. Ti sei subito attivato perché la nostra quotidianità scolastica
riprendesse a scorrere nuovamente. E come sempre non hai lasciato
fuori nessuno. Perché Tu ci conosci tutti. Hai fatto sì che l’aula
virtuale venisse attivata immediatamente. E la nostra gioia nel
rivederci, e nel rivedere i nostri insegnanti è stata la Tua
gratificazione. Hai distribuito personalmente i tablet agli studenti che
non potevano connettersi, perché come sempre dici Tu: “lo studio è
di tutti e per tutti”. Il motto “io resto a casa solidale e connesso”,
grazie a Te, è diventato un nostro modo di vivere, e non solo uno
slogan. Ti vogliamo ringraziare per averci restituito la nostra
normalità e per aver permesso che la nostra primavera fiorisse anche
in questo periodo. Vogliamo ringraziare anche il nostro VicePreside,
Prof. Giorgio Figura, tra l’altro esperto informatico, che con i suoi
tutorial per l’accesso all’aula virtuale ci è stato di grande aiuto,
sempre disponibile ed allegro. Un ringraziamento anche ai nostri
insegnanti che Ti hanno collaborato (Prof.ssa Puglisi, Prof.ssa DiMartino,
Prof.ssa Giuga, Prof.ssa Sbriglio, Prof. Adamo, Prof.ssa Amenta, Prof.ssa
Vaccarisi, Prof.ssa Tessaruolo, Prof.ssa Zocco, Prof.ssa Piazzese,
Prof.ssa Giannone), perché il nostro studio è il risultato del lavoro di una
grande famiglia, di cui noi siamo contenti di far parte.
Tutto questo Preside per dirti che Ti vogliamo bene.”
Firmato
I tuoi alunni della I E.