Guerra interna all’NCD di Rosolini. Giuca replica: “Io sconosciuto? Si, alle Procure”
Continua la “baruffa” interna all’Ncd di Rosolini. A rispondere nuovamente al comunicato a firma dei presidente dei circoli Ncd di Rosolini, è adesso Peppe Giuca, presidente del Circolo Ncd “Dossetti” di Rosolini, che era stato attaccato dopo aver smentito la dichiarazione di Enzo Vinciullo che aveva invitato il neo sindaco Corrado Calvo alle “dimissioni”.
Ecco il testo integrale della risposta di Peppe Giuca: “Purtroppo si è costretti a replicare ad una nuova nota, passata alla stampa come espressione del pensiero dei circoli NCD di Rosolini, nota che rimarca la bieca idea che la politica sia infangamento dell’avversario, servilismo nei confronti del leader, disprezzo per chi la pensa diversamente soprattutto se infrange le regole dell’affarismo perpetuato e del tornaconto personale. Non mi metto ad elencare tutti i misfatti politici a cui è stato sottoposto il nostro paese da parte di vecchi tromboni e tornacontisti della politica che usano i loro accoliti come truppe a perenne difesa di interessi personali. Mi sarebbe anche facile dimostrare da che parte arrivano vecchi e giovani componenti di partito che hanno avuto a che fare con la giustizia, qualcuno con sentenza definitiva di colpevolezza. La mia analisi politica scaturisce dagli avvenimenti recenti di Rosolini e anche dalla inopportuna presa di posizione del deputato di riferimento, on. Vinciullo, che ha parlato a nome dell’intero partito senza nessuna consultazione con la realtà locale sicuramente convinto, come i fatti dimostrano, che gli accoliti siano sempre pronti ad ubbidire e ad accettare qualsiasi proposta. È questo che negli anni ha creato a Rosolini una classe politica di schiavi degli interessi altrui e non al servizio dei veri problemi del nostro paese. Noi ci ribelliamo a tutto questo. Abbiamo, coerentemente con quanto fatto nella prima tornata elettorale, appoggiato la candidatura di Corrado Calvo perché, lo riteniamo il più idoneo a lavorare nell’interesse del nostro comune. Così come vogliamo continuare a fare noi che non abbiamo nessun peccato presente o passato da farci perdonare e nessuno scheletro nell’armadio da occultare. Per questo non accettiamo lezioni di moralità da parte di nessuno soprattutto da parte di chi, nella sua azione politica ha scambiato la moralità con l’affarismo e il tornacontismo. Non torneremo più dopo questa nota a rispondere e a interloquire politicamente con chi vuole solo lo scontro e l’avvelenamento della vita politica locale, in quanto abituato a sguazzare in acque torbide. Noi, insieme ai tanti giovani e agli elettori che hanno nuovamente dimostrato la loro solidarietà elettorale, vogliamo lavorare nell’esclusivo interesse del nostro comune e dei nostri concittadini, interpretando l’agire politico come un servizio verso gli altri e non come un modo di servirci degli altri. Chi ritiene che ci possano essere stati atti e azioni non confacenti con le direttive morali della politica e dell’etica sociale, può rivolgersi in modo documentato, agli organi competenti della polizia e della magistratura lasciando a loro il compito di appurare la verità dei fatti. Ad essi auguro un sentito e solidale buon viaggio verso i ritrovati lidi della moralità, della vera politica e della giustizia”.