Giunge dalla Sicilia la Proposta per il disegno di Legge a favore degli orfani delle vittime di violenza di genere
Si è tenuto Lunedì 16 gennaio 2017, l’incontro sul tema caldo del femminicidio, coordinato dalla Presidente On. Laura Boldrini, presso l’Ufficio di presidenza della Camera dei Deputati, alla presenza della giovane Nancy Mensa, fiancheggiata dal suo legale, l’avvocato Emanuele Tringali e dal dottor Giuseppe Giallongo, nostro concittadino, in qualità di suo stretto collaboratore che lo affianca in questa battaglia per il riconoscimento dei più basilari diritti di queste giovani vittime incolpevoli.
Inizia il 12 agosto 2013 il calvario di Nancy Mensa, quando scopre che la madre Antonella Russo, viene uccisa a 48 anni, dal padre, Antonio Mensa di 55 anni, che subito dopo si toglie la vita.
Da quel momento Nancy, oggi studentessa modello di giurisprudenza all’ Università di Ferrara, anche grazie all’assistenza pro bono dell’avv. Emanuele Tringali, ha intrapreso una battaglia per sé e per tutte quelle persone che, a causa di questo tragico fenomeno, si ritrovano senza famiglia, contro il silenzio assordante di uno Stato assente.
L’avv. Tringali ha presentato alla Presidente della Camera una proposta per un disegno di legge che prevede sia l’istituzione di un fondo per gli orfani delle vittime di violenza di genere, sia la previsione di un’assistenza psicologica e medica totale, per queste giovani vittime che si trovano ad affrontare delle vere e proprie battaglie interiori, a volte risolvibili con importanti e costose psicoterapie.
La Presidente, dal canto suo, si è mostrata molto sensibile alla questione, tanto che, dopo aver ascoltato con interesse i contenuti della proposta medesima, ha preso l’impegno di fare tutto il possibile affinché questa diventi una giusta realtà.
L’incontro è stato l’ennesimo capitolo di una battaglia che dura ormai da tre anni, in cui la giovane Nancy e l’equipe dell’avv. Emanuele Tringali sono diventati il simbolo degli orfani di femminicidio che in Italia conta oltre 1600 interessati, con numeri in aumento.
Il dott. Giuseppe Giallongo ha dichiarato di essere rimasto piacevolmente colpito dall’accoglienza ricevuta dalla Presidente, che, comprendendo l’importanza della questione in esame, ha riservato buona parte del suo tempo di giornata all’incontro, circa due ore e mezza, durante le quali, prima ha preso contezza della tragica storia di Nancy e della vita che ha condotto dopo quella tragica notte, e poi si è dilungata sui dettami tecnici riguardanti la proposta di legge presentata: «E’ stato un importante momento di crescita sia professionale che personale, ringrazio l’avv. Tringali per avermi concesso l’opportunità di partecipare a questo progetto che mi ha fatto capire quanto sia gratificante battersi per i diritti di chi si è visto strappare via tutto. Sapere di aver dato un contributo a questa giusta causa mi lascia la percezione di essere una persona migliore. Spero che questa storia si concluda con il lieto fine che merita, e che, da questo, tutti gli orfani di femminicidio possano trarre un po’ di serenità.».
Sara Calvo