Giovanni Spadola insiste: “Azzeramento totale e poi dialogo, ma si faccia in fretta”
“Debbo dare atto al sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato, di avere aperto al dialogo. Ma non basta per risolvere la crisi di governo cittadina”. Lo afferma Giovanni Spadola, leader del Movimento ‘Giovani Rosolinesi’, il partito più votato in città.
“Incatasciato, e solo lui, ha tra le mani le chiavi della crisi. Non ha bisogno del via libera dei Dem per superare questo momento di difficoltà. Deve prendere il coraggio a 4 mani e adottare la decisione più saggia. Ovvero quella di un azzeramento totale dell’esecutivo e di fare protocollare le dimissioni del presidente del consiglio comunale. Soltanto ripartendo da zero ci si può sedere attorno ad un tavolo e cercare di formare un governo che rappresenti il meglio che oggi la città di Rosolini può esprimere. Tra l’altro -prosegue Spadola- l’assemblea di ‘Giovani Rosolinesi‘ che ho riunito per discutere sulla crisi, è stata netta e categorica. Nessun accordo né di appoggio diretto né esterno ad ‘un’amministrazione che a due mesi dal suo insediamento ci ha messo alla porta come se fossimo stati un sacchetto di rifiuti. Siamo stati offesi ed oltraggiati dopo che con il nostro contributo abbiamo portato Incatasciato alla vittoria. Se dovessimo ricambiare pan per focaccia, la strada migliore sarebbe quella di mandare a casa sindaco, attuale giunta e l’intero Consiglio. Ma come ha detto nei giorni scorsi il vero leader del Pd rosolinese, l’avvocato Giovanni Giuca, oggi tra pandemia e Recovery fund, si tratterebbe di un suicidio”.
E poi conclude: “Come Movimento non siamo interessati a poltrone o incarichi vari, né mettiamo veti se la presidenza del consiglio comunale rimanesse al Pd. Però prima di fare passi avanti, il sindaco riparta da zero. Soltanto con questi presupposti si può ritrovare la compagine che ha vinto le elezioni nel 2018. Si può andare avanti con una giunta di salute pubblica, anche fatta di tecnici e di seri professionisti competenti nei vari settori. I cittadini di Rosolini in un momento di grande crisi sociale ed economica non perdonerebbero mai né ai vinti né ai potenziali vincitori, un totale ‘rompete le righe’. Incatasciato decida e lo faccia in fretta, perché il prendere tempo non gioca a favore della città”.