
Giornata mondiale dell’endometriosi: installate cinque “Endopank” negli istituti scolastici di Rosolini
Accrescere la consapevolezza sull’endometriosi, per conoscerla, prevenirla e fare luce su una condizione cronica che tende a rimanere nell’ombra ma che colpisce circa tre milioni di persone in Italia.
Così, oggi, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’endometriosi, quattro professioniste in collaborazione con l’associazione “La voce di una è la voce di tutte® ODV” hanno fatto rete con istituzioni locali e scuole rosolinesi per promuovere l’evento “Sediamoci sul giallo: Endopank®“. In tutti gli istituti superiori rosolinesi è stata installata una panchina gialla per sensibilizzare gli studenti sul tema.
La prima “Endopank” è stata installata a Rosolini lo scorso anno, ad agosto del 2024, dalle quattro professioniste, le dottoresse Aurelia Agosta (chinesiologa e insegnante di pilates), Simona Di Stefano (Psicologa) , Maria Zaira Di Dio (Psicomotricista funzionale), Michela Monaca (Counsellor Professionista) e la referente dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte”, l’avvocato Denise Maria Murgo. Da questa iniziativa, l’idea di “avvicinarsi agli studenti”, alle scuole, per promulgare l’importanza del tema e la conoscenza dell’endometriosi, spesso scoperta tardivamente da molte donne.
Le panchine gialle simbolo della lotta all’endometriosi, cinque in totale, sono state installate il 26 marzo negli istituti superiori rosolinesi.
Una all’istituto Paolo Calleri, una all’Ars Centro di Formazione Professionale, e tre all’Istituto Archimede, una per ogni sede (alberghiero, liceo e istituto tecnico). Due associazioni, l’ ASD Mountain Bike e associazione anziani Padre Pio, si sono offerte volontarie per la verniciatura, il trasporto e l’installazione delle panche.
Il progetto è stato presentato questa mattina all’Auditorium Attilio del Buono con un dibattito informativo che ha visto la partecipazione dell’assessore Luigia Di Stefano e dell’esperta ai Servizi Sociali Lucia Piazzese, delle dottoresse Agosta, Di Stefano, Monaca e Di Dio, l’ostetrica Margherita Zocco, del consultorio di Rosolini, l’avvocato Maria Murgo e i dirigenti scolastici Anita Latino per l’Ars, le docenti Grazia Gennuso e Graziella Gambuzza per l’istituto Paolo Calleri, in rappresentanza della dirigente Barbara Nanè, e la professoressa Cinzia Spadola, collaboratrice della dirigente Maria Teresa Cirmena, per l’istituto Archimede.
“L’idea di installare le panchine negli istituti rosolinesi”, hanno detto le dottoresse promotrici dell’evento – “è stata del sindaco Giovanni Spadola che ringraziamo assieme all’assessore Rosy Gradante e all’amministrazione tutta per aver mantenuto la promessa di questo impegno e ampliare già alla fascia adolescenziale la conoscenza di questa malattia che affligge una donna su dieci”.
Una giornata “storica”, perché per la prima volta a Rosolini le quattro professioniste hanno fatto in modo che si dedicasse un’intera mattinata all’approfondimento del tema davanti ad una platea di studenti e studentesse. Gli istituti scolastici hanno accolto favorevolmente l’iniziativa e gli studenti hanno mostrato una tale sensibilizzazione al tema da scriverci anche alcune poesie e leggere i loro interventi sul palco.
Importanti sono state anche le esperienze dirette raccontate dalle relatrici presenti, perché “parlare di endometriosi non è semplice per una donna, ma è necessario farlo per sentirsi meno sole ed essere anche di supporto ad altre donne” – è stato il messaggio, ad esempio, dell’avvocato Murgo.
Le dottoresse Agosta, Di Stefano, Monaca e Di Dio, hanno invitato all’evento anche l’ostetrica Zocco, del consultorio di Rosolini, proprio con l’intento di continuare a tessere una rete territoriale, sempre con il supporto dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte”, che possa dare spazio, risposte e supporto sul tema a tutte le donne che ne avranno bisogno per portare avanti la causa più importante di tutte: la conoscenza, di sé stesse, del proprio corpo, dei propri sintomi perché “non è normale che faccia così male”.
Il video di presentazione del progetto proiettato questa mattina all’Attilio del Buono
Sotto una poesia di una studentessa dell’istituto Paolo Calleri, Maria Concetta Lorefice della 5B
Sulla panchina gialla, silente e fiera,
un dolore segreto s’infila tra le vene,
un battito fragile, un respiro che spera,
mentre il corpo lottando, soffre e trattiene.
Il tempo scivola lento, ma l’ombra non cede,
un mondo di donne che silenzio consuma,
tra sogni spezzati e speranze che siede,
sotto il peso di una guerra che nessuno assumma.
Giallo come il sole che illumina il buio,
come il sorriso che maschera il pianto,
le storie di lotte, di sussurri e di orgoglio,
si intrecciano in un abbraccio che non conosce incanto.
Ma sulla panchina, oltre il dolore, resta
una forza invisibile che non smette di crescere,
le voci di chi soffre, di chi spera e protesta,
un mondo che si unisce, senza più farsi offendere.
Maria Concetta Lorefice