Giornata contro la violenza sulle donne, mai l’evento è stato cosi partecipato
Sensibilizzare al contrasto della violenza di genere in tutte le sue forme (fisiche, psicologiche, verbali) non è soltanto una questione di civiltà ma è soprattutto una questione sociale, dal momento che riguarda trasversalmente classi, famiglie, generazioni e gruppi etnici.
Sensibilizzare, continuare a farlo, nonostante il maltempo di ieri, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ha costretto il sindaco ad annullare l’evento. “La pioggia ha rappresentato le lacrime di tutte quelle donne che hanno sofferto, come Laura Pirri” – ha detto una delle consigliere comunali, Concetta Cavallo, che ha fatto riferimento al detto antico secondo cui “quando succede una disgrazia il cielo piange”. E ieri io cielo ha pianto.
Ma l’evento è stato per fortuna solo rinviato, a stasera, appunto, quando Piazza Garibaldi si è mostrata alla città con tutto il suo splendore grazie alla composizione floreale di gerbere rosse realizzate dai fioristi rosolinesi La Corbeille, Armonia Floreale, Fioreria Lucenti e Casa del fiore.
Una composizione che abbraccia una panchina rossa, quello spazio idealmente occupato dalla presenza delle donne cadute vittime di violenza, come la nostra Laura Pirri.
L’evento è stato promosso, in collaborazione con Federfiori e l’Asd Pietro Guarino, dall’Amministrazione Comunale e ha visto coinvolti gli istituti scolastici locali e gli scout.
“Questa passeggiata -ha detto l’assessore Cappello- è dedicata a Laura e a tutte le donne vittime di un amore malato, uccise per mano di chi diceva di amarle”.
In Piazza Garibaldi, commoventi gli interventi degli istituti scolastici che hanno scandagliato il tema in tutti i suoi possibilo aspetti: dalla violenza psicologica a quella fisica. Nei loro cartelloni scarpe rosse, mani di sangue e frasi, “quelle brutte parole di cui spesso una donna si sente vestita” – hanno detto gli studenti dell’istituto De Cillis. “L’uomo fa credere alla donna di essere inutile” -hanno continuato. “In questo caso come Primo Levi, possiamo dire “se questo è un uomo…”
“Subisci la violenza o ne sei testimone? Chiama l’1522” hanno invece gridato a gran voce i ragazzi dell’istituto Superiore Archimede.
Da Piazza Garibaldi poi si è snodata una passeggiata, con gerbere rosse tra le mani, fino alla stele di Laura, dove le gerbere sono state deposte in sua memoria alla presenza della mamma di Laura e della sorella.
A ultimare la serata, al verde a valle, un video realizzato dall’Istituto S.Alessandra, letture degli scout e una canzone cantata dagli studenti dell’Istituto D’Amico.
“Grazie a tutti quelli che hanno partecipato”- ha detto la mamma di Laura.
Il service per l’evento è stato offerto da Sikula Service.