Giorgio Linguanti, il rosolinese diventato il “Re” dei formaggi italiani in Australia

Giorgio Linguanti, il rosolinese diventato il “Re” dei formaggi italiani in Australia

Dal numero del Corriere Elorino cartaceo del mese di novembre

Partito nel 2004, oggi è riuscito a creare un’azienda che impiega 140 dipendenti. La sua “That’s Amore Cheese” fattura oggi 31 milioni di euro. Oltre ai formaggi, Giorgio promuove il cannolo alla ricotta, con  7 cannolerie a Melbourne. La storia del rosolinese Giorgio Linguanti.

“Partire è un po’ morire” scrive in una sua poesia Edmond Haracourt, perché lasciare la terra che si ama non è mai facile. Ma spesso quella partenza può essere occasione di rinascita e di riscatto sociale.
Sono questi gli ingredienti che condiscono la storia del rosolinese Giorgio Linguanti, andato via da Rosolini nel 2004, lasciandosi tutto alle spalle senza ripensamenti, ricominciando da zero. Direzione? Australia. E oggi, dopo 20 anni da quella partenza, Giorgio si ritrova a capo di un’azienda che ha creato di sana pianta, la That’s Amore Cheese, con un caseificio che impiega 140 persone e che nell’ultimo anno fiscale ha fatturato 31 milioni di euro, producendo e trasportando formaggi non solo in Australia, ma anche nel Sud Est asiatico. E da qualche anno anche in Qatar.

Giorgio non si è limitato ai soli formaggi: oggi, assieme ad un socio Dario, gestisce 7 cannolerie sparse nella città di Melbourne, con ben 20.000 cannoli venduti ogni settimana. Sempre in continua evoluzione e promotore di iniziative, ha già avviato inoltre il nuovo progetto “Ugo Burrata Bar” per la produzione, promozione e vendita della burrata.

 

Da quando ha scoperto di avere una passione innata nella produzione di formaggi il suo percorso è stato sempre in crescita. Una passione nata quasi per caso e che oggi è diventato tutto il suo mondo.


“Avevo 30 anni, una storia d’amore finita male, alcuni debiti in banca e un lavoro come agente pubblicitario che ho dovuto chiudere -ci dice Giorgio-. La voglia di ricominciare da zero era tanta. Mio zio abitava in Australia e mi convinse ad andare lì. Ho iniziato a lavorare in un negozio di frutta e verdura e poi, leggendo un annuncio sul giornale locale “Il Globo”, decisi di provare l’esperienza in un caseificio di produzione formaggi”.
Per Giorgio è stata la svolta della vita. Fu proprio nel caseificio che scoprì l’immenso mondo dei formaggi anche se l’esperienza nel caseificio non durò molto.
“Andai a lavorare in un’azienda di riciclaggio del cartone -aggiunge Giorgio-, ma questo lavoro non mi appassionava come quello del caseificio. Nei fine settimana compravo il latte e provavo a fare diversi tipi di formaggi a casa. Provando e riprovando ho affinato la tecnica con l’aiuto di alcuni libri”.

Nel 2008 la decisione di rompere gli indugi e mettersi in proprio fondando la “That’s Amore Cheese”. Iniziò la produzione di diversi tipi di formaggi e la collaborazione con alcuni ristoratori di Melbourne.

“All’inizio avevo pochi operai -dice Giorgio-. Nel 2015 l’azienda iniziava a ingrandirsi e occupava già 23 operai. Ma ogni anno era una crescita continua. I nostri prodotti venivano apprezzati e ricercati. Oggi occupiamo ben 140 operai che si occupano di tutto, dalla produzione alla distribuzione in tutta l’Australia e nel Sud Est Asiatico”.
La crescita di That’s Amore Cheese, infatti, è stata costante.

L’azienda oggi possiede 10 furgoni e camion che distribuiscono i prodotti in tutta Australia. Le spedizioni non si contano più: il formaggio That’s Amore Cheese raggiunge il Giappone, la Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, Malesia, Singapore, Hong Kong, Indonesia e il Qatar.”Produciamo formaggi Halal, una certificazione che ci consente di vendere ai musulmani -spiega Giorgio-. Usiamo inoltre un caglio non animale che ci apre le porte ai vegetariani”.

La passione di Giorgio per il mondo del formaggio è evidente e traspare con chiarezza dalle sue parole: “Quello del formaggio è un mondo interessantissimo che mi ha da subito appassionato. Con un latte vaccino si possono fare tantissimi formaggi diversi, in base a come si combinano le varianti: come viene lavorato, come viene tagliato, come viene riscaldato, la tempistica. Il latte cambia anche in base al pascolo, alla stagione. In Australia possiamo contare si un latte ottimo perché le mucche sono tutte a pascolo”.

Ma Giorgio non si è fermato solo alla produzione di formaggi. Assieme al socio Dario ha avviato la “Cannoleria by That’s Amore Cheese”.
“Abbiamo iniziato la produzione di cannoli alla ricotta e la gente è letteralmente impazzita anche perché in Australia nessuno li produceva. Abbiamo puntato a valorizzare questo prodotto con ogni mezzo. Per i matrimoni o feste riempivamo i cannoli con carrelli e servizio itinerante davanti alle persone. Oggi abbiamo 7 negozi a Melbourne e vendiamo circa 20.000 cannoli alla ricotta a settimana”.


A rifornire le gustose cialde anche il cannolificio di Corrado Micieli di Rosolini. “Corrado ci invia un container di cialde ogni mese -aggiunge Giorgio-, ma non ci bastano e acquistiamo altre cialde localmente”.

Giorgio non si ferma qui. Ogni anno organizza il festival della Ricotta calda e a breve uscirà un libro sulla burrata.
“A marzo usciremo con un libro sulla storia della burrata -dice Giorgio-. Abbiamo intervistato la famiglia che ha inventato la burrata ad Andria in Puglia. Nel libro inoltre ci saranno anche 70 ricette su come utilizzare questo prodotto. Stiamo lavorando su nuovi progetti, inclusa la “Ugo Burrata Bar”, un’idea innovativa per portare la burrata nel cuore della ristorazione australiana”.

La Festa della Ricotta con alcuni dipendenti di That’s Amore Cheese

“That’s Amore Cheese” ha tagliato il traguardo dei 15 anni di attività e i riconoscimenti ricevuti non si contano più. Oggi Giorgio è considerato il “Re dei formaggi italiani in Australia”.
“Abbiamo portato formaggi mai visti in Australia e abbiamo ricevuto tante medaglie e riconoscimenti per aver alzato gli standard e aver portato innovazione nel settore”.
Giorgio riconosce che il suo successo in questo settore non si sarebbe mai realizzato restando in Italia: “Il Signore mi ha fatto scoprire questa strada, questo mondo, e ho capito subito di avere un talento per la produzione dei formaggi. Rimanendo a Rosolini non l’avrei mai scoperto”.

Nei primi anni in Australia Giorgio non ha avuto la possibilità di tornare a Rosolini. “Adesso da qualche anno torno almeno tre volte l’anno e posso contare su di un gruppo di manager e persone che lavora bene e sa come muoversi. Io li chiamo i miei “guerrieri”. Approfitto dei miei viaggi per visitare i caseifici locali. Ogni viaggio è una nuova esperienza, nuove conoscenze, nuove amicizie”.


Non possiamo che congratularci con Giorgio Linguanti per la straordinaria realtà che è riuscito a creare. La sua storia è un esempio di come le difficoltà che la vita pone davanti possano trasformarsi in grandi opportunità. Non solo ha scoperto la sua vera passione ma ha saputo prendere la sua vita reinventandosi e diventato lui stesso fonte di ispirazione.
Ci auguriamo che la sua esperienza possa essere di incoraggiamento per molti altri a seguire i propri sogni, superando ogni ostacolo con determinazione e coraggio. Complimenti Giorgio, vero campione di rusalinarità.

 

Ferdinando Perricone
©️ Riproduzione riservata

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