Gennuso: “Invito il giornalista Borrometi a un dibattito pubblico”
“Il giornalista Paolo Borrometi non perde mai l’occasione per denigrarmi, ergendosi a paladino della lotta contro la mafia e assumendo contemporaneamente i ruoli di pubblico ministero e collegio giudicante. Anche quest’oggi a Rosolini, la città dove risiedo, nel corso di un convegno sulla legalità, mi ha tirato in causa, accostandomi a personaggi che non conosco. I miei legali stanno valutando se le parole pronunciate da Borrometi nei miei confronti sono lesivi della mia dignità personale. Invito il dottor Paolo Borrometi ad un confronto pubblico, perché la gente non può sentire una sola campana, la sua, senza il benché minimo contraddittorio”.
Sono queste le parole del deputato regionale Giuseppe Gennuso dopo l’incontro dibattito sulla “legalità” organizzato dal Comune di Rosolini e dall’Istituto Superiore “Archimede” al quale ha partecipato il giornalista Paolo Borrometi. Un incontro che ha avuto il patrocinio della Camera dei Deputati richiesto dalla deputata nazionale Maria Marzana.
Borrometi, nel suo lungo intervento, ha citato in diverse circostanze il deputato regionale Giuseppe Gennuso soprattutto in riferimento all’ultima vicenda che lo ha visto agli arresti “domiciliari” per “voto di scambio politico-mafioso”, accusa poi declassata dal tribunale del riesame che ha annullato la misura restrittiva e tolto l’aggravante mafiosa.
“Sul caso Gennuso -ha detto Borrometi-, il Tribunale del riesame ha sancito che non c’era voto di scambio politico mafioso, ma il reato di corruzione elettorale rimane. E’ un reato gravissimo, ed è per questo che non capisco il perchè della sua esultanza. Non capisco cosa c’è di diverso se il voto lo compri dalla mafia o da un gruppo di ciclisti”. Ed ancora: “La montagna di merda ha nomi e cognomi, ma oggi di mafia si riempiono la bocca persone come Montante o Gennuso”.