Forze dell’Ordine aggredite a Marzameni, il Segretario del Sap: “È giunto il momento di dire basta”

Forze dell’Ordine aggredite a Marzameni, il Segretario del Sap: “È giunto il momento di dire basta”

«E’ giunto  il momento di dire “Basta”, di dare seguito al disegno di legge sulle garanzie funzionali, maggiori tutele per il personale su strada e sanzioni più severe per coloro che oltraggiano o aggrediscono le forze dell’ordine». Queste le parole concitate del segretario Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) Giuseppe Coco,  dopo l’ennesima aggressione avvenuta nei giorni scorsi a Marzamemi ai danni di poliziotti e carabinieri. Presi a calci e pugni da parte di un 26 enne, del luogo,  durante un controllo congiunto anticovid.

Il giovane, che era senza mascherina ed in stato di alterazione alcolica, è stato avvicinato dai poliziotti e dai carabinieri, pronti a redarguirlo ed a sanzionarlo per la violazione delle norme sul contenimento dell’emergenza Covid19, ma avrebbe reagito in modo violento, dando calci e pugni agli investigatori, che, poco dopo, lo hanno bloccato e dichiarato in stato di arresto. Una vicenda che non lascia silente il Sindacato Autonomo di Polizia.

«Sono oltre 2000 le aggressioni subite dalle Forze dell’Ordine solo nel  2020- riprende il segretario del Sap.  Il sindacato ha lanciato una campagna per arginare il fenomeno d’odio nei confronti degli uomini e delle donne in divisa, ormai molto diffuso nel Paese.

“A ottobre, una grande manifestazione in piazza del Popolo a Roma, organizzata sotto la guida del nostro Segretario Generale Stefano Paoloni,  per dire “Basta alle aggressioni agli uomini in divisa” a cui hanno aderito i sindacati di: Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco. Chiediamo a gran voce, anche attraverso un disegno di legge presentato alla Camera dei Deputati dall’Onorevole Gianni Tonelli, Segretario Generale Aggiunto del Sap, maggiori tutele per il personale su strada , e sanzioni piu severe per chi aggredisce gli uomini e le donne in divisa. Il fenomeno – rileva il segretario Coco  – purtroppo, è alimentato pericolosamente da una certa area culturale e politica del Paese, da sempre allergica alle uniformi, che noi chiamiamo il “partito dell’antipolizia”. Non da ultimo il video di una nota cantante rock italiana che raffigura i poliziotti con la faccia da maiali. Un messaggio antieducativo, soprattutto per i giovani, che si manifesta con le aggressioni gratuite alle forze dell’ordine nello svolgimento del proprio lavoro, a garanzia della sicurezza dei cittadini».

 

 

IL SEGRETARIO

Ispettore Giuseppe Coco

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