Festa della Liberazione: cerimonia tra Istituzioni e pochi “intimi”

Festa della Liberazione: cerimonia tra Istituzioni e pochi “intimi”

Si è svolta ieri la Cerimonia di celebrazione della Festa della Liberazione, in occasione del suo 74esimo anniversario.

Come ogni anno, il raduno è stato in Piazza Garibaldi, dove si sono tenuti i discorsi celebrativi alla presenza di Sindaco e Assessori, Autorità Civili e Militari e delle Associazioni cittadine, nella fattispecie le rappresentanze del Gruppo Scout Rosolini 2.

Tra le figure istituzionali presenti, hanno preso parola la deputata nazionale, l’On.Maria Marzana, il presidente del Consiglio Comunale, Piergiorgio Gerratana, e il Sindaco Pippo Incatasciato.

La deputata del M5S Marzana ha ricordato come questo importante avvenimento storico “ci consente di muoverci con consapevolezza nel presente e ci guida verso un futuro in cui i valori costituzionali della democrazia, della libertà e della solidarietà siano ogni giorno più apprezzati e rafforzati“.

Il Presidente Gerratana ha risaltato la portata della grande conquista che rappresenta il 25 aprile e richiamato quei valori che l’hanno contraddistinta: “i valori di democrazia e di libertà che, non solo costituiscono il “germe” di quella che è stata la nascita della nostra Europa, ma vanno ricordati, difesi e tramandati oggi, e sempre, alle nuove generazioni come simbolo ed esempio di libera espressione, indipendenza e civiltà“.

Questi 74 anni di pace noi abbiamo il dovere di non dimeticarli con una memoria che va proiettata nel futuro e trasferita ai nostri giovani – conferma e conclude il Sindaco -. Questi sono i valori che fondono la nostra nazione ed oggi fondono anche quel sentimento di unità europea che ci rappresenta. La comunità deve portare avanti tali concetti di libertà e democrazia, considerandoli come monumenti del patrimonio dell’Umanità, un patrimonio che non dobbiamo mai perdere, ma anzi divulgare e sostenere“.

Al termine degli interventi commemorativi, è avvenuta in corteo la deposizione di corone d’alloro presso la lapide del Milite Ignoto e presso il monumento dei Caduti di tutte le Guerre e alla Pace, nella omonima piazza.

La ricorrenza si è svolta in un clima posato e silenzioso, ma soprattutto bisogna constatare che a dispetto di tanti altri Comuni vicini, è stata una cerimonia tra “pochi intimi”. Oltre alla giustificabile mancanza delle scuole e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci che, dall’Aprile 2018, ha chiuso i battenti, si è percepita l’assenza di chi dovrebbe essere il vero protagonista di questo evento: il popolo.

A queto punto – le istituzioni concorderanno con noi – ci sentiamo in dovere di lanciare un messaggio finale di riflessione, con la speranza che le coscienze dei cittadini rosolinesi vengano un po’ smosse e che funga da stimolo per il prossimo anno: non partecipare a una data così importante per noi italiani, è come dimenticare la storia e i nostri padri che hanno combatutto e si sono sacrificati per donarci un’identità nazionale e democratica, e soprattutto libera.

 

 

 

 

 

CATEGORIE
TAGS
Share This

COMMENTS

Wordpress (0)
Disqus ( )