“E scinniu la notti”, l’1 gennaio Mario Incudine e Antonio Vasta in concerto in Chiesa Madre
Sarà un appuntamento da non perdere.
“E scinniu la notti”, il progetto musicale di Mario Incudine e Antonio Vasta, arriva anche a Rosolini dopo aver riscosso già un enorme successo tra le piazze, le chiese e i teatri siciliani.
Giorno 1 gennaio, alle ore 20.00, in Chiesa Madre, si potrà vivere il fascino del Natale attraverso una musica popolare che non può – e non deve- essere dimenticata, assieme agli antichi cunti recuperati dalla viva voce degli anziani e riproposti in chiave moderna dallo straordinario cuntastorie Mario Incudine. Una musica senza tempo dove i mandolini si fondono con i bouzuki greci, le tammorre dialogano con il suono inconfondibile della zampogna e le voci vengono accompagnate dalle corde della chitarra battente.
Mario Incudine e Antonio Vasta ripercorrono in “E scinniu la notti” il viaggio di Maria e Giuseppe verso la grotta della nascita di Gesù Bambino. È la voce di tutti i pastori, dei testimoni oculari di quella notte gloriosa che “cuntano” in lingua siciliana il mistero, lo stupore.
L’idea di portare questo grande progetto musicale a Rosolini è nata dalla nostra concittadina Sandra Loreto che ha conosciuto Mario Incudine e ne ha apprezzato i suoi spettacoli al punto da mettersi alla ricerca di sponsor privati per regalarne uno ai rosolinesi. “Ho voluto portare questo spettacolo a Rosolini perché credo nella bellezza – dice Sandra- perché credo sempre in un miglioramento e in un progresso culturale”.
Un progresso culturale che non può non passare da appuntamenti e progetti di grande spessore come quello di Incudine e Vasta. E per Mario Incudine è anche un ritorno a Rosolini, paese che lo ha già visto esibire in passato e che non ne ha più dimenticato il grande talento.
“E scinniu la notte” sarà portato in scena nella nostra affascinante e caratteristica Chiesa Madre, tra cunti, canti, la chitarra, la zampogna e la ciaramella. “Perpetuare questo rito della novena ogni anno, andare casa per casa, chiesa per chiesa, con ciaramedda e zampogna, a portare speranza – ha dichiarato Incudine in un’intervista – è un rito collettivo, un modo per sentirci ancora comunità”.
L’appuntamento è per l’1 gennaio alle ore 20.00 in Chiesa Madre (subito dopo la messa) e l’ingresso sarà gratuito. Non c’è modo migliore, se non “questa bellezza” – come la chiama Sandra-, per cominciare il nuovo anno.