Dopo la rissa il “pugno duro” del Questore, sospesa attività di ballo per 15 giorni
Sospesa per 15 giorni l’attività di ballo al locale “I Mori” di Ispica, luogo in cui nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio si è registrata l’incresciosa e violenta rissa che ha suscitato scalpore nell’opinione pubblica a seguito della pubblicazione di video e immagini sui social media.
Il provvedimento è stato notificato ieri ai proprietari del locale dalla Questura di Ragusa. Le indagini sono attualmente in corso per identificare gli autori della rissa, con le immagini virali sui social media che adesso giocheranno un ruolo determinante. Le forze dell’ordine, infatti, hanno ricevuto un aiuto significativo dai video diffusi online così come determinanti sono state le testimonianze di alcuni cittadini che hanno fornito elementi utili per identificare i responsabili per i quali scatterà il deferimento all’autorità giudiziaria.
Il provvedimento di chiusura è stato emesso dal Questore di Ragusa Vincenzo Trombadore che ha utilizzato il “pugno duro” emettendo il provvedimento di sospensione per 15 giorni a seguito della istruttoria espletata dal personale in servizio presso la Divisione Polizia Amministrativa, in seguito agli accertamenti condotti dal Comando Stazione dell’Arma dei Carabinieri di Ispica e dal Commissariato di P.S. di Modica.
Dai primissimi accertamenti è emerso che all’interno del locale si era originata una rissa, poi proseguita e degenerata all’esterno nelle aree di immediata pertinenza dello stesso, alla quale nelle varie fasi avevano preso parte una ventina di soggetti che con calci, pugni ed armati di vari oggetti atti ad offendere (bastoni, cinghie, assi di legno e transenne) si colpivano violentemente e reciprocamente devastando nel contempo arredi ed allestimenti strutturali; nella circostanza veniva altresì richiesto l’intervento di due ambulanze i cui sanitari procedevano a medicare sul posto due dei giovani rimasti feriti a seguito degli episodi di violenza.
In particolare è stata sospesa la licenza per l’attività accessoria di trattenimenti danzanti e l’autorizzazione amministrativa relativa alla somministrazione di alimenti e bevande.
In una nota diramata sulla pagina social de “I Mori” la direzione si era detta “profondamente scossa dalle vicende che hanno riguardato il nostro locale. Nonostante il possesso di tutte le licenze necessarie e la predisposizione di un adeguato servizio di vigilanza, ci rendiamo conto che il corretto svolgimento degli eventi è fortemente condizionato dalle buone intenzioni degli avventori. Ci schieriamo in maniera forte dalla parte delle autorità per tutelare tutti i ragazzi che si sanno divertire in modo sano. Gli eventi devono essere occasioni di gioia, condivisione ed inclusione. Ci uniamo al vostro sgomento, per il senso di incertezza che quest’oggi si percepisce, e chiediamo a tutti di riflettere profondamente. Il tema della sicurezza sociale è sempre più scottante e impattante e probabilmente ci chiede di arrivare ad un periodo di evitamento totale delle occasioni di socialità, con pessime ripercussioni sui giovani”.
Intanto la rissa a “I Mori” è stata la scintilla per aprire un dibattito nella cittadina di Ispica sulla “sicurezza in città”, problematica che approderà in consiglio comunale anche a seguito di altri avvenimenti di microcriminalità che si sono verificati in altre zone della città.