Dopo 6 mesi Consiglio Comunale “troncato”: manca la maggioranza. Stasera il secondo “round”
Che l’Opposizione non si presenti in Consiglio o abbandoni l’aula, è cosa piuttosto frequente, ma che lo faccia la Maggioranza del Sindaco, specie dopo un lungo periodo in cui il Consiglio Comunale, a causa del freno dovuto al lockdown e alle polemiche sul riunirsi in streaming, non è stato convocato, è cosa davvero preoccupante per le sorti della città.
È quanto accaduto nella seduta straordinaria del Consiglio Comunale di ieri sera, la prima in presenza dopo il lockdown, chiusa al pubblico e con le dovute distanze e l’obbligo di mascherina tra i consiglieri.
Apertasi come di consueto, dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti e del secondo punto all’ordine del giorno inerente la “Convenzione tra i Comuni di Leonforte e Rosolini per la gestione in forma associata del servizio di Segreteria Comunale”, la seduta consiliare veniva sospesa al punto 3 e 4 su “Approvazione Regolamento nuova IMU e nuova TARI 2020”, a seguito della richiesta da parte dell’Opposizione di una risposta politica dal Sindaco, per comprendere i motivi delle dimissioni del Dirigente del Settore Tributi, Carmelo Vindigni, assente in aula per relazionare tutta la relativa documentazione.
Una sospensione di 5 minuti, rinviata a un’ora per mancanza del numero legale a causa dell’assenza dei consiglieri di Opposizione, e ulteriormente riaggiornata a stasera per la medesima motivazione, ma stavolta con l’assenza di Sindaco e di tutta la sua Maggioranza.
Il Presidente del Consiglio, Piergiorgio Gerratana, con i banchi consiliari semivuoti, non ha potuto fare altro che riaggiornare il Consiglio Comunale a stasera alle 20:30, con 13 punti ancora da trattare.
E se ai Consiglieri di Opposizione viene da commentare che questa è stata “l’ennesima brutta figura del Sindaco e di questa Maggioranza, che continua a sfuggire e sottrarsi al confronto”, a noi in qualità di cittadini, prima che di giornalisti, viene da ribadire che il Sindaco e la sua Maggioranza, stasera dovranno tener conto di questa scelta e motivarla, specie in questo periodo in cui dall’Assemblea consiliare continuano ad arrivare vari segnali di “emergenza democratica”, sui quali si dovrà fare chiarezza.
Perché, se nella “Rosolini dei sogni”, il Consiglio Comunale è il luogo democratico per eccellenza, dove i rappresentanti dei cittadini non si sottraggono al confronto e ai propri doveri di amministratori della cosa pubblica, né tantomeno boicottano, per il bene e il futuro di essa, la prioritaria discussione o risoluzione di tematiche e problematiche della città, nella “vita reale”, il Consiglio Comunale è quell’incontro rimandato per mesi, appeso all’eterno dilemma “streaming si, streaming no”, al centro di polemiche tra una Maggioranza che si sfalda nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria e “magicamente”, al primo avviso di sfiducia, si ricompatta, e un’Opposizione che non ci sta, e a più riprese reclama il ritardo della convocazione dell’assemblea consiliare in presenza.
E intanto, di mesi, ne sono passati 6 e nella “Rosolini della realtà”, si continua a rimandare. E quindi, la domanda sorge spontanea: quando arriverà l’ora di svegliarsi?