Dissequestrata l’abitazione dove si consumò il femminicidio a Laura Pirri

Dissequestrata l’abitazione dove si consumò il femminicidio a Laura Pirri

Tolti i sigilli presso l’appartamento dove la rosolinese Laura Pirri, venne bruciata viva dal compagno Sebastiano Iemmolo, poi condannato all’ergastolo.

A circa tre anni di distanza dalla drammatica tragedia in cui perse la vita la giovane madre rosolinese, passata agli onori della cronaca per essere stata purtroppo protagonista di un caso di femminicidio, oggi 20 maggio 2020, è stata dissequestrata l’abitazione in cui si consumò l’ingiusta e amara vicenda nata al termine di una lite per 20 euro.

A comunicarlo, è la stessa Questura di Siracusa che, tramite apposita ordinanza di dissequestro dell’immobile di via Eloro n.6, notificata dal Commissariato di Pachino a un rappresentante del Comune di Rosolini, nello specifico l’Assessore Carmelo Di Stefano, ha disposto la rimozione dei sigilli in esso presenti.

L’immobile in questione, in pratica, una volta che tutti gli effetti personali e gli oggetti contenuti all’interno siano stati rimossi e restituiti ai possessori aventi diritto, da ora in poi tornerà a essere disponibile e quindi potrà essere riassegnato.

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